23/03/2009 08:17 |
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Collegati ad Al Qaeda, via dall'Italia
Due presunti terroristi, un marocchino e un tunisino, sono stati espulsi dall'Italia e rimpatriati nei Paesi d'origine. Il provvedimento è stato disposto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per motivi di sicurezza dello Stato di prevenzione del terrorismo. I due stranieri, indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale, avrebbero avuto contatti con esponenti di Al Qaeda e sarebbero stati disposti al martirio.
I due presunti terroristi espulsi dall'Italia su provvedimento del ministro dell'Interno sono Mohammed Essadek, marocchino di 39 anni e Sghaier Miri, tunisino di 34 anni. Essadek viveva a Gaiarine, in provincia di Treviso. Il tunisino Miri era invece domiciliato a Manzano, in provincia di Udine, dove ricopriva il ruolo di leader della comunità musulmana di ispirazione salafita presente nel Nord-Est.
Dalle indagini, attraverso intercettazioni e pedinamenti, è emerso che entrambi svolgevano attività di proselitismo e spesso parlavano degli effetti che potrebbero essere generati dall'esplosione di un ordigno nel nostro Paese.
I due nordafricani espulsi dall'Italia, sospettati di associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale, sono indagati dalla procura di Trieste. Il ministro Maroni aveva firmato il provvedimento di espulsione per i due già lo scorso 20 febbraio, ma le autorità del Marocco e della Tunisia soltanto nei giorni scorsi hanno emesso i documenti di viaggio. Sabato è poi stata acquisita dai giudici di pace di Udine e Treviso la convalida dei provvedimenti di rimpatrio, ed è infine arrivato il nulla osta della procura della Repubblica di Trieste. Essadek è stato rimpatriato dall'aeroporto di Bologna con un volo della Royal Air Maroc; Miri è partito nella serata di ieri dall'aeroporto di Fiumicino con un volo dell'Alitalia per Tunisi.
tgcom |
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