Stroncato a 37 anni da una polmonite
L'attore Guillaume Depardieu, figlio di Gerard Depardieu, è morto all'ospedale di Garches, vicino a Parigi, all'eta di 37 anni. Secondo Artmedia, la società produttrice del padre, Guillaume aveva "contratto un virus che ha provocato una polmonite fulminante". Guillame aveva avuto una vita difficile, contrassegnata da problemi con la droga e l'alcol, e che aveva reso pubblica in un'autobiografia.
In un'intervista del 2007 a "Vanity Fair" aveva confessato: "Ero un alcolizzato. E visto che nella mia famiglia il vizio del bere lo si tramanda da generazioni, ho preferito interrompere la tradizione. Ci sono troppe persone che sognano per me un destino da poeta maledetto, come Rimbaud, morto a 37 anni. Ho un paio d'anni scarsi a disposizione, preferisco arrivarci in buono stato". Un appuntamento con la morte tanto profetico quanto onorato con precisione svizzera..
Nella sua autobiografia, "Tout Donner", aveva messo in piazza un'infanzia senza amore e un'adolescenza segnata dall'alcol, dalle droghe e persino dal carcere. Una vita difficile quella di Guillaume, che aveva seguito papà Gerard sulla via della recitazione. Ovviamente senza ripeterne i successi. asta un'occhiata alla sua fotografia per capire che si tratta del figlio di Depardieu. Un cognome pesante che anzi, come spesso accade, aveva influito negativamente sulla sua vita, pesando sulle sue spalle più di un macigno.
Il debutto sulle scene era arrivato prestissimo, a soli 3 anni, quando si era ritrovato nel cast del film di Claude Goretta, "Il difetto di essere moglie", accanto a suo padre e Marlène Jobert. Con l'adolescenza iniziano i problemi. All'età di 17 anni, viene condannato a tre anni di prigione per detenzione, uso e traffico di eroina. Nel 1991, dopo aver scontato la sua pena il padreprova a dargli una nuova opportunità chiamandolo nel cast di "Tutte le mattine del mondo". Le cose per lui sembrano aver preso la direzione giusta quando rimane vittima di un grave incidente in moto. Le conseguenze sono tragiche: dopo alcune operazioni, contrae persino un'infezione da stafilococco, per via dell'igiene insufficiente dell'ospedale, il che lo costringerà a subire altri 17 interventi. Nel 2003, all'età di 32 anni, dopo anni di sofferenze intollerabili che neanche gli antibiotici e la morfina riescono a lenire, decide di farsi amputare il ginocchio e di sostituirlo con una protesi.
Dal punto di vista del lavoro il suo miglior film rimane "Pola X" (1999) di Leos Carax, dove interpreta il personaggio di uno scrittore la cui vita viene duramente sconvolta dall'arrivo della sua sorellastra. Negli ultimi anni però tornati i problemi con la giustizia, quando il tribunale di Lisieux lo aveva condannato a 9 mesi di prigione per un alterco violento con un suo ammiratore.