Ecco i voti della quarta giornata a cinque cerchi
10 D'Aniello che fa in modo di evitarci il capitombolo dal tutto di lunedì al possibile niente di oggi. Dopo il magnifico argento del double trap, la sua prima preoccupazione è portare a casa, oltre alla medaglia, una ruspa-giocattolo gigante per il figlioletto di 4 anni.
9 4x200 stile libero - Record europeo e secondo tempo in batteria dietro ai soli siluri stellestrisce. Bravissimo Belotti, ma la firma sulla prestazione è quella del duo Brembilla-Rosolino, dato già per pensionabile dopo l'individuale. Meglio aspettare un momento
8 Benjamin Boukpeti che, per chi non lo sapesse, è il giovanotto che ha conquistato la medaglia di bronzo nella canoa slalom K1. Benjamin è uno dei tantissimi atleti francesi di origine africana, ma a differenza della maggior parte di essi, diventari regolari 'galletti', lui ha preferito rimanere affrancato alle sue origine e a gareggiare per il Togo, Paese dei suoi genitori di cui è regolarmente cittadino. Così facendo, ha regalato allo stato africano la prima medaglia olimpica della sua storia aggiungendo un colore in più al medagliere e all'Olimpiade. Chapeau.
7 Bossini & Magnini & Pellegrini - Tutti diminutivi, a giudicare dal cognome. In acqua, invece, sono magnum. Paolo piazza, anche se per pochi minuti, il record europeo e olimpico nei 200 rana, Superpippo passa gli ostacoli rimanendo in sonno. La sensazione è che sia carico a pallettoni. E Federica? Nuotata da mattina, con tempo decisamente superiore rispetto al primato mondiale sparato lunedì. Il voto alto è per lo strappo del costume ad altezza del posteriore, emozione poco olimpica, ma decisamente forte.
6 Francesca Schiavone - Come volevasi dimostrare: anche con in mezzo i cinque cerchi il tennis italiano deve aggrapparsi alle signore e signorine, come sempre (anche se Starace ha salvato ampiamente la faccia contro Nadal). Francesca approda al terzo turno, gioca bene e ha voglia, il prossimo avversario, la russa Zvonareva, è difficile ma non impossibile. Avanti tutta.
5 Italvolley - L'infortunio di Corsano al termine del primo set (l'unico vinto) non è alibi per una prestazione che spazza già via quanto visto di buono col Giappone. Meno male che alla prossima c'è il Venezuela.
4 Giuseppe Maddaloni - Salvo qualche rarissima eccezione (Valentina Vezzali), il tempo non lo puoi fermare. Il campano, oro nel judo ad Sydney nel 2000, l'ha capito sulla sua pelle in un pomeriggio pechinese assai triste, con il tramonto nascosto dietro smog, nuvole e un anonimo avversario mongolo.
3 Michael Phelps - Questo non è un voto, ma un semplice conteggio. Tre come le medaglie d'oro appese al collo insieme al corrispondente record mondiale, la tabella di marcia Spitz viene rispettata come un orario da un treno delle ferrovie tedesche. Qualcuno faccia qualcosa, così, giusto per darci un'altra emozione.
2 Aldo Montano - Due come i turni disputati nel torneo di sciabola. Aldo si è riscoperto schermidore troppo tardi per essere sufficientemente competitivo a un appuntamento come quello olimpico. Il coro di chi becca medaglia- dalla scherma al judo, dai tiri al nuoto- è unico: bisogna lavorare duro per quattro anni. Lui, nel post-Atene, si è distratto un po' troppo, il tentativo di rimonta è stato generoso, ma inutile: va ora in onda l'addio.
1 Staff medico Figc - Possibile non accorgersi di un'infrazione del perone? Evidentemente sì, visto che Tommaso Rocchi -anche su sua insistenza - è stato mandato in campo contro la Corea. Lotito è infuriato e non è detto che una volta tanto abbia ragione lui. E se ha ragione, occhio alla richiesta dei danni...
0 Lebron James - Durante il secondo periodo della pseudopartita con Angola (finita tanti a pochi, come da copione), la megastar Nba tira una stoppata paurosa su un malcapitato avversario che, con un punteggio già ampiamente sbilanciato, ha la malaugurata idea di cercare uno scivolamento a canestro. Per terra finiscono lui, il pallone, tutto quanto: e Lebron, da sopra, gli manda un'occhiata della serie "Riprovaci e ti ammazzo". A'merica', facce Tarzan...