Musicisti in carcere più che detenuti che suonano. Sono i protagonisti del nuovo reality prodotto da Mtv e Wilder, Rock in Rebibbia, in onda da giovedì su Mtv Italia alle 21.00. "Vogliamo che la gente fuori non ci consideri solo come colpevoli di reati, ma anche persone normali che hanno sbagliato ma che hanno qualcosa da dire'', spiega Matteo, batterista, 27 anni, arrestato in Ecuador per narcotraffico ed ora a Rebibbia, dove gli ''pare di stare in grand hotel''.
'Il programma è un modo nuovo di offrirsi, di presentarsi al mondo esterno al carcere - sottolinea il direttore del carcere -. Ci premeva essere partecipi di un'operazione di significativo impatto sociale''. Alla presentazione di R'n'R oltre agli otto neomusicisti e i due insegnanti del laboratorio musicale del carcere Antonio Gramentieri e Denis Valentini, anche il direttore del carcere Carmelo Cantone e il vice capo del dipartimento di Amministrazione Penitenziaria Emilio Di Somma.
Gli otto ragazzi, tra i 18 e i 35 anni, in carcere per scontare pene diverse, in tempi diversi, hanno contato sull'aiuto di docenti d'eccezione. Alex Britti, i Negramaro, Max Gazzè, Fabri Fibra, Meg, Roy Paci, Paola Turci, Piero Pelù e Francesco Mandelli, infatti, hanno tenuto gratuitamente per loro nove lezioni di rock per insegnare alla neo band non solo cos'è il rock, ma come si fa e come si calca un palco da concerto.
''Rock in Rebibbia è un progetto culturale con una forma televisiva - sottolinea l'amministratore delegato di Mtv Antonio Campo dell'Orto - Di solito nei nostri programmi parliamo ai ragazzi di vite quotidiane simili alle loro. Questa volta abbiamo cercato di dare al prodotto tre particolarità: il racconto, il divertimento e la musica come elemento principale per aggregare''. E aggiunge: ''E' un reality perché si tratta di una realtà, non perché usa i codici classici del reality televisivo''.