De Marco interrome il gioco 48 volte
Non si spengono le polemiche sul gioco violento che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sul banco degli imputati finisce l'arbitro De Marco, che ha diretto Catania-Milan. Sotto accusa non c'è tanto la direzione della gara, nel complesso positiva, ma l'incredibile numero di falli fischiati, ben 48, con 8 amminiti a corollario. Troppi per Emerson: "Così non si rieace a giocare a calcio, ci sono troppe interruzioni".
Il brasilliano interviene in maniera decisamente dura sull'operato di De Marco: "Mi sono arrabbiato molto perchè in questo modo diventa impossibile giocare. Ogni due secondi fischiava un fallo. E certe decisioni proprio non le ho capite. Prima fischia un punizione contro Cafu e lo ammonisce. Dopo pochi minuti, un giocatore del Catania compie lo stesso intervento, ma questa volta non scatta il cartellino giallo. L'arbitro dovrebbe sapere già dall'inizio come gestire una partita". Emerson allarga il campo delle sue riflezzioni al problema delle simulazioni, sempre numerose nel nostro campionato: "Sappiamo com'è il campionato italiano, ci sono tanti giocatori che si buttano e che fanno finta di avere subito un colpo. Come noi riguardiamo le nostre partite per capire cosa stiamo facendo in campo, gli arbitri dovrebbero rivedere le immagini delle loro direzioni, cercare di essere più umili e per riuscire a migliorare".
In linea con queste dichiarazioni anche le parole di Ancelotti: "Contro il Catania l'arbitro ha fischiato 48 volte e ci sono stati 8 ammoniti. Mi sembra un po' esagerato. Kakà? La verità è che non sta bene a causa di una botta che ha ricevuto. Gli arbitri devono prestare maggiore attenzione ai falli più pericolosi, quelli da dietro". Parole che troveranno d'accordo anche il presidente Berlusconi, che nei giorni scorsi ha chiesto protezione per Kakà e più in generale, per i giocatori di talento