"Non è finita, noi ci crediamo ancora"
C'è ancora molta rabbia in casa giallorossa, dopo l'1-1 di San Siro contro l'Inter. "L'arbitro aveva diretto bene fino a 15-20 minuti dalla fine - ha detto Francesco Totti su romanews.eu - peccato per l'espulsione di Mexes, ha rovinato tutto e Burdisso andava espulso. Avevo fatto bene a parlare di aiutone all'Inter". Il capitano ci crede ancora: "Non è finita, marzo è il mese decisivo. Noi non dobbiamo fallire".
Il giorno dopo c'è ancora il sapore amaro di una grande occasione persa. Un po' per colpe proprie e per non aver chiuso i conti in superiorità numerica, un po' per quelle dell'arbitro e per l'espulsione frettolosa di Mexes. Il n° 10 giallorosso punta il dito sul fischietto torinese: "Philippe non aveva toccato Crespo, è incredibile quello che è successo. Mexes ha fatto una grande partita ed è stato espulso in una gara in cui non ha fatto nemmeno un fallo. Burdisso andava espulso: aveva fatto 2-3 falli, il più grave su Taddei. Avevo ragione a parlare di aiutone".
Totti aveva 'illuso' la Roma con il gol del vantaggio: "E' stato un bel gol, ho colpito di drop. Di reti ne ho segnate tante e spettacolari, ma questa a livello di abilità e per prontezza di riflessi era difficile ed è stata veramente bella. Forse la più bella, sotto questo punto di vista. A San Siro ho fatto 11 gol, è uno stadio che mi esalta".
Nonostante i 9 punti di distacco siano rimasti tali, il capitano romanista crede ancora nella rimonta tricolore: "Ora è dura ma non è finita, questo non era l'ultimo treno utile. Vediamo cosa farà l'Inter contro Napoli e Reggina. Marzo, per noi, è un mese decisivo. Le prossime 5-6 gare saranno fondamentali, da non fallire". Tra queste, c'è il ritorno di Champions al Bernabeu: "Dobbiamo andare a Madrid con la giusta mentalità, quella con cui siamo venuti a Milano".