00 25/03/2009 11:59


Roma, l'uomo urlava: "Sono disperato"

Attimi di panico in piazza del Campidoglio a Roma. Un uomo si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco urlando "sono disperato". Si è trattato di un "gesto dimostrativo", come ha detto poi ai medici. E' stato ricoverato al Centro grandi ustioni dell'ospedale sant'Eugenio: le sue ferite da ustione sono curabili. A intervenire immediatamente un poliziotto, che ha gettato il proprio giubbotto sull'uomo per spegnere le fiamme.

Ad aiutare l'uomo anche alcuni dipendenti del Comune di Roma. L'uomo ha ustioni di secondo grado sul 5% del corpo, in particolare volto, collo, braccia e torace. L'uomo, 39 anni, ha una lunga sfilza di precedenti per reati contro patrimonio. La piazza del Campidoglio è stretto controllo della polizia per la visita di Stato al sindaco Alemanno della regina di Svezia.

Secondo la polizia l'uomo ha detto di aver compiuto il gesto perchè è disoccupato e non riesce a trovare un lavoro. Si tratta del secondo episodio del genere verificatosi sul Campidoglio. Nel dicembre del 2007 una senegalese di 41 si diede fuoco in occasione della visita del presidente del Senegal a Roma. La donna, che fu soccorsa dai carabinieri, riportò vaste ustioni.

Gesto dimostrativo, ha ustioni curabili
"Sono un disoccupato, il mio era un gesto dimostrativo": lo ha dichiarato l'uomo che si è dato fuoco in piazza del Campidoglio ai medici del reparto grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio, dove è ricoverato. Secondo quanto affermano fonti mediche l'uomo avrebbe ustioni di secondo e terzo grado alla nuca e alle orecchie.





tgcom