00 07/03/2009 08:13


Premier:"Evitare procedura infrazione"

L'ipotesi di innalzare gradualmente l'età pensionabile delle donne è giustificata da precise richieste dell'Unione europea, come ha spiegato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "C'è una richiesta dell'Ue e noi stiamo vedendo come rispondere per far sì che non ci sia una procedura di infrazione da parte dell'Unione europea contro l'Italia", ha dichiarato il premier.

Il governo prende quindi tempo e prova a trattare con l'Unione europea: la sentenza della Corte che chiede all'Italia di innalzare l'eta' pensionabile delle donne scade tra una settimana ma l'auspicio e' di riuscire ad avere margini di manovra sufficienti per evitare che si apra immediatamente una procedura di infrazione.

"Stiamo vedendo come rispondere - assicura il premier Silvio Berlusconi - per far si' che cio' non accada". Nel caso in cui, poi, cio' si dimostrasse inevitabile ci vorrebbero comunque dei mesi, e' il ragionamento che si fa in ambienti dell'esecutivo, prima dell'applicazione delle sanzioni. Nella migliore delle ipotesi si 'conquisterebbe' un anno, in quella peggiore si riuscirebbe a ottenere qualche mese di ossigeno e superare cosi' lo scoglio delle elezioni di giugno.

L'obiettivo e' dunque quello di rinviare la riforma nella pubblica amministrazione. Ergo, anche la soluzione parlamentare (con tanto di emendamento per un delega al governo su questa materia) sembra superata. La proposta e' stata infatti depositata ma, a quanto si apprende da fonti di governo, non e' destinata ad avere un futuro.

Il nodo pensioni e' comunque finito sul tavolo del Consiglio dei ministri: ''Si e' ribadito - spiega il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - che non c'e' ancora nessuna proposta definita. Sono state solo fatte - aggiunge - in passato ipotesi tecniche''. Un punto sarebbe pero' stato ribadito di fronte ai colleghi proprio dal titolare del Welfare: se sulle pensioni nel pubblico impiego e' d'obbligo discutere, il settore privato non e' e non deve essere oggetto di alcuna riforma.

Nonostante il pressing che arriva da Bruxelles, l'Italia avrebbe comunque scelto di privilegiare il confronto con le parti sociali e con i sindacati in particolare: tra le decisioni prese quella di aprire un tavolo e di iniziare a costruire un modello che sia in grado di tenere insieme la necessita', imposta dall'Europa, di allungare l'eta' lavorativa con quella di fornire servizi alle donne. ''Tutto quello che si risparmia dall'innalzamento dell'eta' pensionabile femminile - dice anche il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta - deve andare ai salari delle donne, alle loro carriere, agli asili''.





tgcom