00 04/03/2009 09:12


Scatta responsabilità civile e penale

L'ordinanza contro le aggressioni dei cani entrerà in vigore entro la fine di aprile. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sono sette gli articoli della nuova regolamentazione. Scompare la lista delle razze pericolose e arriva la responsabilità penale e civile dei proprietari. Inoltre divieto di selezioni e addestramento all'aggressività, doping e interventi chirurgici per modificare la morfologia degli animali.

Sono sette gli articoli della nuova ordinanza. Scompare la black list, ovvero la lista nera delle razze pericolose, arriva la responsabilità penale e civile dei proprietari e di chi detiene un cane anche momentaneamente, vengono vietati l'addestramento all'aggressività, selezioni o incroci pericolosi, il doping e gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi. Tra l'altro l'ordinanza obbliga chiunque conduca il cane in ambito urbano a raccoglierne le feci e avere con sè strumenti idonei alla raccolta. In primo piano il ruolo dei veterinari cui spetterà il compito di organizzare un registro per i cani a rischio potenziale elevato. Per questi cani è obbligatorio sia il guinzaglio che la museruola.

"Questa è una giornata storica per quanto riguarda l'attività del Ministero sul rapporto uomo-animale. Un lavoro straordinario nel quadro europeo". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, presentando l'Ordinanza per la tutela "dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani". "Abbiamo stabilito per la prima volta la responsabilità del proprietario e di chi detiene momentaneamente l'animale. Per la prima volta - ha sottolineato Martini - vengono previsti corsi formativi ad hoc, un patentino e viene creata un'alleanza e una rete tra amministrazione centrale, locale, esperti e cittadini".

"I metodi adottati nelle ordinanze precedenti - ha aggiunto Martini - non avevano fondamento scientifico. Non esistono razze pericolose. Le 17 razze indicate nella precedente ordinanza hanno fallito l'obiettivo perche' di fatto non si è inciso sulla responsabilità dei proprietari tanto che non sono diminuite le aggressioni che anzi sono avvenute in modo costante e in ambito familiare oppure legate alla piaga del randagismo".

"Con questa ordinanza storica abbiamo superato - ha concluso Martini - la black list che era una foglia di fico e abbiamo alzato il livello di garanzie per i cittadini".





tgcom