00 04/03/2009 09:11

Roma, attesa per nuovi test

Potrebbe esserci un terzo uomo che avrebbe partecipato allo stupro della Caffarella (Roma) ai danni di una ragazzina. Ora si attendono i risultati degli esami su nuove tracce. Intanto dopo l'esito dei test del dna che scagionano i due arrestati, Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racze, nei prossimi giorni è attesa la decisione del gip sulla loro detenzione. Secondo uno dei legali dei romeni, vi sarebbero incongruenze anche sull'identikit.

"Non è lui, non è Karol il pugile, uno dei due stupratori della Caffarella", ribadisce con forza il difensore di Karol Racz. Per l'avvocato Lorenzo La Marca l'identikit tracciato dalla polizia sulla base delle dichiarazioni della ragazzina e del suo fidanzato non corrisponde a quello del suo assistito. E questo sarà proprio uno degli elementi che saranno indicati nei motivi allegati alla richiesta di revoca dell' arresto di Racz.

"E' stata fatta la descrizione di un uomo con le caratteristiche fisionomiche diverse da quelle di Racz. Non solo, è stata indicata una persona alta un metro e 75, ed il mio cliente non supera il metro e 50, e capelluta, mentre il mio è stempiato". Ancora. A detta della coppia di fidanzatini aggredita, gli aggressori parlavano tra loro in italiano, mentre "Racz non spiccica - ha precisato - una parola della nostra lingua tanto che ho dovuto presentare un'istanza per avere un interprete nei miei incontri con il detenuto". La Marca ha lamentato anche l'assenza dal fascicolo processuale dei verbali di interrogatorio delle persone citate da Racz a sostegno dell'alibi.

Nuovi test
Intanto si attendono ulteriori accertamenti sui reperti biologici disposti dal pm Vincenzo Barba dopo l'esito discordante di quelli compiuti precedentemente. Si tratta delle tracce prelevate, in particolare, da abiti della ragazzina e da mozziconi di sigaretta trovati nel luogo in cui è avvenuto lo stupro. In corso anche gli esami su eventuali impronte digitali sulle sim dei telefonini rapinate ai due fidanzatini.





tgcom