00 03/03/2009 08:53


Milano, forse ha anche ucciso fidanzato

Dopo quattordici mesi di minacce, pedinamenti, botte e anche avvelenamenti con escrementi di topo è finito l'incubo per una segretaria che ha denunciato e fatto arrestare il suo ex datore di lavoro con l'accusa di stalking. L'imprenditore è anche sospettato di aver fatto sparire il compagno della donna che risulta irreperibile dal 10 dicembre 2008. Per ora è in cella per le molestie ma l'accusa potrebbe diventare di omicidio.

Una gelosia ossessiva, maniacale,che si sviluppa nell'arco di oltre dieci anni di rapporto fino a sfociare in pura e ceca violenza quando la donna, disperata e allo stremo, decide di troncare, nel 2006, ogni relazione. Una storia estrema ambientata a Milano, che si è conclusa con l'arresto di un insospettabile 50enne imprenditore del settore grafico, Stefano Savasta. Una vicenda tanto tragica quanto complessa, che ha distrutto la vita di una signora quarantenne "disarticolandone gli equilibri e le consuetudini esistenziali", e che in qualche modo si intreccia anche con la misteriosa scomparsa, da circa tre mesi, di un piccolo imprenditore, Stefano Cerri, che è stato in affari con l'arrestato e che ha frequentato la donna.

Dell'uomo non c'è piu' traccia dal 10 dicembre 2008 e gli investigatori stanno cercando di capire quali ulteriori collegamenti ci possano essere tra le due vicende. Per adesso c'è l'ordine di custodia cautelare in carcere eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Milano. Gli investigatori hanno spiegato che Savasta avrebbe compiuto nei confronti della donna (e delle persone che frequentava) una serie di reati, diluiti nel tempo, ma con una escalation che sarebbe arrivata a particolari raccapriccianti. Ad esempio alla donna avrebbe fatto bere un liquido estratto dalle viscere di un topo morto, l'avrebbe legata a una sedia mostrandole una pistola e minacciandola, avrebbe pagato altre persone per farla pedinare e, in un caso, picchiare. Avrebbe controllato le sue mosse anche in occasione di un viaggio all'estero.

Nel novembre 2007 avrebbe fatto simulare una rapina nei suoi confronti. Quel giorno la donna uscì dalla palestra e fu aggredita, rapinata (del borsone che conteneva gli indumenti di ricambio) e picchiata. Riportò lividi, ecchimosi e la frattura del setto nasale. "Per anni - ha commentato il capo della Mobile, Francesco Messina - ha infierito sulla donna con una serie impressionante di reati ripetuti nel tempo". La relazione intanto era comprensibilmente giunta alla fine. La donna l'aveva chiusa per forza di cose, ma le vessazioni erano proseguite.

Ancora pedinamenti, lettere anonime e così via. Lo scopo sarebbe stato quello di verificare la nuova, eventuale vita sentimentale della quarantenne, che nel frattempo si era rivolta alla Polizia. Gli agenti della Squadra Mobile stavano indagando sulla vicenda di scomparsa quando una serie di collegamenti li ha portati a intrecciare il caso con quello di stalking che si è concluso con l'arresto. L'imprenditore sparito aveva denunciato nel 2007 di essere stato minacciato da due persone armate che gli avrebbero "consigliato" di non frequentare più la donna. Sul perché della scomparsa, tuttavia, gli investigatori hanno spiegato di muoversi ancora con molta cautela. Fra le tante ipotesi, l'uomo potrebbe essere stato ucciso come potrebbe essersi allontanato di sua volontà, magari esasperato o impaurito da una situazione che non riusciva più a sostenere.





tgcom