Tutta Gravina in Puglia si è stretta attorno a Francesco e Salvatore Pappalardi nel giorno dell'addio ai due sfortunati fratellini trovati morti in fondo a una cisterna il 25 febbraio. Le loro bare bianche ricoperte da mazzi di rose bianche e gigli dello stesso colore sono state portate nella cattedrale dove è stata allestita la camera ardente. In prima fila il papà Filippo Pappalardi, la compagna, Maria Ricupero, e alcuni suoi parenti.
Le bare sono state portate in chiesa, dove non c'era la mamma dei fratellini, Rosa Carlucci, dall'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.
I due carri funebri (davanti quello di Ciccio, dietro quello di Tore), sono arrivati seguiti da un corteo di automobili nelle quali hanno preso posto gli stessi Pappalardi e Ricupero, il difensore dell'uomo, avvocato Angela Aliani, le sorelle, i cognati e i genitori dell'uomo.
Anche se l'inizio della veglia di preghiera è stato fissata per le 18, nella cattedrale la gente ha cominciato ad affluire dalle prime ore del pomeriggio per rendere omaggio alle salme e partecipare alla recita del Rosario e di altre preghiere.
I funerali, officiati dal vescovo della diocesi di Altamura, Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti, monsignor Mario Paciello, saranno celebrati mercoledì alle 16.