00 26/11/2007 18:43
La fotografia di un trapassato
Nell’agosto del 1998 due ragazzi persero la vita in un incidente stradale. Erano nel mezzo dei vent’anni, la loro morte fu uno choc per tutto il paese. Di loro, uno morì sul colpo, mentre l’altro si spense dopo una breve agonia in ospedale. Quest’ultimo, prima di andarsene, chiamò per nome tutti i parenti accorsi al suo capezzale (nonostante lo stato comatoso), salutandoli e dicendo loro di non preoccuparsi per lui. Ma naturalmente una famiglia che perde uno dei suoi membri più giovani non riesce a darsi pace. Per aiutarli a risorgere dalla disperazione Angelo (questo era il nome del ragazzo) iniziò a mandare dei segni alla sua famiglia. Sua madre, svegliandosi una mattina, trovo il rosario lasciato sul comodino la sera prima perfettamente in ordine, pieno di piccoli nodi che lei non aveva fatto. All’inizio la cosa non stupì più di tanto, quando ecco che anche le zie ed altri parenti di questo sfortunato ragazzo cominciarono a riscontrare lo stesso fenomeno nelle loro case: i rosari, in ordine la sera prima, il mattino dopo venivano trovati pieni di nodi. La famiglia iniziò allora a credere che forse quello era un segno del defunto. Voleva comunicare qualcosa, ma cosa? Nessuno poteva saperlo, e più di qualcuno si è chiesto se questa storia, in realtà, non sia stata tutta una montatura o magari frutto delle farneticazioni di persone comprensibilmente stravolte dal dolore. Ma la prova che l’anima di Angelo era veramente vicina si verificò qualche mese dopo la sua scomparsa. Una sua cugina si recò in gita in un qualche luogo d’Italia. Scattò delle fotografie, con una comune macchinetta fotografica. Una volta sviluppata, la pellicola mostrò qualcosa di eccezionale: immediatamente vicino alla ragazza c’era una fortissima luce e, al centro di questa, si vedeva chiaramente il volto di Angelo. E non solo. Anche in altre foto compariva questa luce come accecante, al cui centro, nitidamente e non in maniera confusa, si vedeva il volto del trapassato. Al momento dello scatto delle foto, ovviamente, chi le ha scattate non ha visto nulla di strano. Ma la pellicola, acquistata nuova di zecca, ha mostrato che in realtà Angelo era lì, accanto a sua cugina. La cosa ebbe ovviamente un grande impatto sulla famiglia del ragazzo che, finalmente, poteva avere la consapevolezza che il loro amato figliolo non li aveva lasciati, ma era sempre stato presente nella loro vita, vicino a loro anche se invisibile. Inoltre alla messa celebrata in suffragio ad Angelo, alcune persone asseriscono di aver visto il rosario, impugnato dalla madre del ragazzo, muoversi e fare dei nodi.


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Regalino di hida
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