Venezia, quattro italiani in gara

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giuggyna
00martedì 29 luglio 2008 18:56
Avati, Bechis, Corsicato e Ozpetek
Alla 65esima edizione della Mostra internazionale del Festival del Cinema di Venezia (27 agosto-6 settembre) correranno per il Leone d'Oro quattro film italiani: "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati, "Il seme della discordia" di Pappi Corsicato, "Birdwatchers" di Marco Bechis e, infine, "Un giorno perfetto" di Ferzan Ozpetek.


La giuria di quest'anno che giudicherà i film in concorso e assegnerà poi i vari premi durante la serata di Gala del 6 settembre è presieduta da Wim Wenders e composta da Juriy Arabov, Valeria Golino, Douglas Gordon, John Landis, Lucrecia Martel e Johnnie To.

"Il papà di Giovanna" vede nel cast come protagonisti Silvio Orlando, Francesca Neri, Ezio Greggio, Alba Caterina Rohrwacher e Serena Grandi. La storia ruota attorno a una bambina timida e bruttina (Giovanna). Il padre è un pittore fallito e cerca di rassicurare sua figlia sulla sua superiorità intellettuale e culturale. Ma un giorno Giovanna commetterà un omicidio e la vita della sua famiglia cambierà irrimediabilmente.

"Il seme della discordia" si ispira a “La marchesa di O” di Heinrich Von Kleist. Nel cast ci sono: Alessandro Gassman, Caterina Murino, Martina Stella e Valeria Fabrizi. La pellicola vede come protagonisti Mario e Veronica una coppia sull'orlo della crisi. La loro vita però avrà uno scossone non indifferente quando lei scopre di essere incinta nello stesso giorno in cui il marito viene a sapere di essere sterile.

"La terra degli uomini rossi - Birdwatchers" è con Claudio Santamaria e Chiara Caselli. Un film ambientato a Mato Grosso do Sul (Brasile) tra proprietari terrieri, coltivazioni transgeniche e il disagio degli indio. A scatenare la ribellione in questo contesto sociale così teso è un suicidio.



Cast stellare per "Un giorno perfetto", tratto dall'omonimo romanzo di Melania Mazzucco: Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Federico Costantini, Monica Guerritore, Angela Finocchiaro e Stefania Sandrelli. Un intreccio di storie e di vite con Camilla che festeggia il suo compleanno, suo fratello Aris che viene promosso a un esame universitario senza meritarlo, Emma perde il lavoro presso un call-center, sua figlia Valentina gioca una partita di pallavolo, l'onorevole Elio Fioravanti è in giro per comizi elettorali e tanti altri.

L'Italia, quest'anno, sarà protagonista a Venezia anche per tre eventi eccezionali fuori concorso: lapresentazione della versione inedita del film di Pierpaolo Pasolini "La rabbia" del 1963, quella del cortometraggio documentario di Mario Monicelli "Vicino al Colosseo... c'è Monti" e la proiezione della copia restaurata del film "Yuppi du" di e con Adriano Celentano.

Insieme a loro, il film d'apertura "Burn After Reading" dei fratelli Joel ed Ethan Coen, Claire Denis con "35 rhums", Jia Zhang-ke con il corto "Cry me a River", Abbas Kiarostami con "Shirin", Agnes Varda con "Le plage d'Agnes" e il maestro Manoel De Oliveira.

In Orizzonti, invece, gli italiani sono Mirko Locatelli con "Il primo giorno d'inverno", Marco Pontecorvo con "Pa-Ra-Da", Gianfranco Rosi con "Below Sea Level", mentre in Eventi Orizzonti ci sono Mimmo Calopresti con "La fabbrica dei tedeschi", Laura Angiulli con "Verso Est", Pietro Balla e Monica Repetto con "Thyssen Krupp Blues".


GLI ALTRI FILM IN CONCORSO A VENEZIA 65
Dopo la delusione dello scorso anno con l'ambizioso e poco apprezzato "The Fountain", Darren Aronofsky torna in Concorso al Lido con "The Wrestler", film che racconta la vicenda di un ex lottatore, Randy "The Ram" Robinson (un biondo, capellone e imbolsito Mickey Rourke), chiamato ad affrontare per l'ultima volta il suo storico rivale in un combattimento organizzato attraverso il circuito indipendente. Nel cast, oltre a Rourke, Marisa Tomei ed Evan Rachel Wood

Oltre ad Aronofski, saranno in competizione Takeshi Kitano con "Achilles and the tortoise", Jonathan Demme con la commedia "Rachel Getting Married", Kathryn Bigelow con l'annunciato film sull'Iraq "The Hurt Locker", Barbet Schroeder con "Inju, la bete dan l'ombre", l'animazione giapponese di Mamoru Oshii con "The Sky Crawlers" e del maestro Hayao Miyakaki con "Ponyo on the Cliff".

E ancora il messicano Guillermo Arriaga, sceneggiatore di Inarritu, con "The Burning Plain" con Charlize Theron, Haile Gerima con "Teza", Semih Kaplanoglu con "Sut", Alexei German Junior con "Paper Soldier", Patrick Mario Bernard con "L'autre", Amir Naderi con "Vegas: Based on a True Story", Christian Petzold con "Jerichow", Werner Schroeter con "Nuit de chien", Tariq Teguia con "Gabbla" e Yu Lik-wai con "Plastic City".

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