Tv,domenica niente calcio in chiaro

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giuggyna
00giovedì 28 agosto 2008 23:22
Trattativa sfuma per 6 milioni di euro
Non è stato raggiunto l'accordo tra Rai e Lega Calcio per la cessione dei diritti in chiaro del calcio. Il presidente dei club di serie A e B, Antonio Matarrese, ha detto che "è stata fumata nera" anche se si è impegnato molto per chiudere il contratto. La richiesta era di 50 milioni di euro e l'intesa è sfumata per circa 6 milioni. Per sabato 30 e domenica 31 agosto, prima giornata della serie A, niente calcio in chiaro per i telespettatori.

''Noi ci siamo mossi, la Rai e' ferma'', ha commentato il presidente della Lega Antonio Matarrese. ''La Rai ha fatto il suo dovere. E' una scelta della Lega privare gli italiani del calcio in chiaro'', ha ribattuto il Dg di viale Mazzini, Claudio Cappon. ''Il mancato accordo fra la Lega e la Rai, per i diritti radiotelevisivi del calcio e' una brutta notizia'', commenta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, che chiede: ''A questo punto e' necessario che la Rai e la Lega facciano un ulteriore sforzo per non penalizzare gli sportivi italiani''.

All'incontro la Rai si e' presentata con un'offerta complessiva (serie A, serie B, diritti radio e Coppa Italia) di 36,5 milioni, accresciuta quindi di oltre il 20% rispetto alla precedente offerta da 30 milioni. Su richiesta della Lega, che ha fatto appello alle procedure fissate dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, la Coppa Italia e' uscita dal tavolo e cosi' l'offerta di viale Mazzini si e' concretizzata in 28,5 milioni per i diritti in esclusiva (24,5 milioni per la serie A, 1,5 milioni per la serie B, 2,5 milioni per i diritti radiofonici). La Rai ha anche proposto un'offerta per i diritti senza esclusiva da 23,5 milioni (19,5 per la A, 1,5 per la B e 2,5 per la radio).

Nonostante queste aperture, l'accordo non si e' chiuso perche' la Lega - e' stato spiegato - puntava ad ottenere 30 milioni per i diritti senza esclusiva, puntando probabilmente a raggiungere una cifra vicina a 40 milioni con un'offerta Mediaset da 8-10 milioni.

''Mi dispiace molto, perche' ci siamo impegnati tanto ma non siamo riusciti a trovare un accordo'', ha commentato Matarrese, che guidava la delegazione della Lega composta anche dal direttore generale Marco Brunelli, dal presidente di Infront, l'advisor che affianca la Lega nella vendita dei diritti, Marco Bogarelli e dal vice presidente (in rappresentanza della serie B) Gianfranco Andreoletti. ''La Rai non si muove, mentre noi ci siamo mossi - ha aggiunto Matarrese - e mi sono anche preso l'arbitrio di ridurre ancora le nostre richieste. Ma la proposta della Rai non e' presentabile''. A questo punto, si e' limitato a concludere Matarrese, ''i diritti restano nostri''.

Non si e' fatta attendere la replica di Cappon, che oggi ha rappresentato la Rai all'incontro insieme con il vice Dg Giancarlo Leone, il presidente Claudio Petruccioli, il responsabile dei diritti sportivi Giuseppe Pasciucco e il direttore di Raisport Massimo De Luca. ''La Rai - ha detto il Dg - ha fatto il suo dovere, presentando le migliori offerte e arrivando addirittura a ritoccarle. Se la Lega intende privare gli italiani della visione del calcio in chiaro e' una sua scelta. I diritti non sono nostri, non li possiamo prendere con la forza''. Cappon ha ricordato che la Rai, oltre a dare la disponibilita' a rinunciare all'esclusiva, ha anche avanzato proposte alternative, come la possibilita' di un accordo per un solo anno, la chiusura della finestra in esclusiva alle 23, l'acquisto dei soli diritti della radio. ''La risposta e' stata: i soldi che mancano rispetto alle nostre richieste, da distribuire alla serie B, deve metterli il servizio pubblico. Ma questa - ha concluso Cappon - non e' una trattativa, e' un diktat. Le squadre di calcio dovrebbero riflettere sulle loro politiche commerciali e su strategie che a lungo termine possono ritorcersi contro di loro''.

De Luca ha ricordato che le immagini del campionato, almeno per la prima giornata, saranno garantite dal diritto di cronaca (4 minuti in totale nei Tg in onda alle 20,30 per gli incontri pomeridiani, dopo le 24 per quelli notturni) e che ''la Domenica sportiva andra' comunque in onda con gli altri sport'' quanto alla radio, ''esiste la possibilita' di aggiornamenti ogni 15 minuti: i colleghi - ha concluso De Luca si stanno organizzando''. Niente da fare, invece, per Tutto il calcio minuto per minuto.
giuggyna
00sabato 30 agosto 2008 00:10
Pomeriggio in Rai, c'è Controcampo
Via libera al calcio in chiaro: la Lega Calcio ha trovato l'accordo con la Rai per gli highlights della fascia dalle 13:30 al 22:30, garantendo così la messa in onda di "Novantesimo minuto". Poi spazio a tutte le televisioni, a partire dalle reti Mediaset con "Controcampo" su Rete 4 con Alberto Brandi e Cristina Chiabotto. La Rai riproporrà la Domenica Sportiva. La Rai verserà alla Lega 27,5 milioni per il primo anno e 28 milioni per il secondo.


Dopo giorni di attesa è stato trovato l’accordo tra Rai e Lega Calcio sui diritti audiovisivi in chiaro per il prossimo campionato di Serie A: la Lega li ha ceduti alla Rai nella fascia pomeridiana e, in forma non esclusiva, in quella serale. Via libera quindi in serata a Controcampo, condotto da Alberto Brandi da quest’anno in onda su Rete 4 e con Cristina Chiabotto al posto di Elisabetta Canalis, mentre la Rai riproporrà La Domenica sportiva.

Corrado Calabrò: "Sono soddisfatto"
Secondo i termini dell’accordo la Rai verserà alla Lega 27,5 milioni di euro per il primo anno e 28 mln per il secondo. Disponibilità per la tv di Stato anche degli highlights della serie B e dei diritti radiofonici Soddisfazione del presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò: ''Esprimo la mia soddisfazione, come presidente dell'Autorità, come cittadino e come tifoso, per l'accordo raggiunto. La mancata trasmissione in chiaro delle partite di calcio sarebbe stata risentita dai telespettatori come una inaccettabile menomazione nella fruizione generalizzata del servizio televisivo” e conclude “avrebbe potuto avere ripercussioni a catena sull'atteso svolgimento delle manifestazioni calcistiche ai vari livelli''.

Cappon: "Sono molto contento"
E' ''molto contento'' anche il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, per l'esito positivo della trattativa ''che riporta, fin dalla prima giornata di campionato, tutto il calcio in chiaro a disposizione di tutti i cittadini, anche quelli che non hanno a disposizione la pay tv''. Dopo il nulla di fatto di ieri, “abbiamo fatto un ulteriore passo avanti – sottolinea Cappon - ma devo dare atto anche alla Lega, la cui posizione ieri era molto rigida, di aver accettato di riflettere sulla nostra proposta: le distanze non erano lontanissime, abbiamo fatto l'uno un passo verso l'altro''. "L'accordo raggiunto” continua il dg “è molto impegnativo per l'azienda, ma le consente di tornare ad essere un punto di riferimento per tutti gli italiani''. Cappon ribadisce che la vicende diritti e il braccio di ferro con la Lega ''devono far riflettere anche il mondo del calcio su come si stanno modificando i rapporti con le diverse piattaforme e sull'inevitabile ridimensionamento dei valori del prodotto calcio". L'intesa raggiunta conclude Cappon non destabilizza il bilancio dell'azienda: ''Abbiamo tenuto conto delle compatibilità economiche e delle attese pubblicitarie fascia pomeridiana''. Nonostante i tempi strettissimi, la Rai va all'appuntamento ''con tutti i suoi mezzi, e magari con un filo di fortuna''.

Abete: "Si comincia col piede giusto''.
E' soddisfatto anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, alla notizia dell'intesa Lega-Rai per il calcio in chiaro. ''Ben venga questo accordo - ha detto Abete -. C'era fiducia e speranza sulla soluzione della questione dei diritti tv in chiaro. Semmai qualche timore poteva sussistere sul fatto che la sosta di campionato per la Nazionale fosse considerata dalle parti come occasione per discutere: e in questo caso la prima di campionato sarebbe rimasta come una piccola macchia''.
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