Catania, è un maggiorenne incensurato
Il secondo indagato per la morte di Filippo Raciti, l'ispettore di polizia ucciso durante il derby Palermo-Catania, è stato arrestato: è Daniele Micale, 21 anni. Il giovane è incensurato e non fa parte di gruppi organizzati; da tempo era indagato, e la Procura aveva chiesto al Gip un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata emessa lunedì ed eseguita nella notte.
Per la morte dell'ispettore Raciti è indagato anche un secondo giovane, minorenne all'epoca dei fatti: Antonino Speziale, che ha adesso 19 anni. Speziale è già stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per resistenza aggravata a pubblico ufficiale per gli scontri al Massimino, ma la sua posizione nell'inchiesta per omicidio è ancora aperta.
Secondo l'accusa sarebbero stati Speziale e il nuovo arrestato a colpire con un sottolavello in alluminio l'ispettore Raciti all'ingresso della Curva Nord dello stadio, procurandogli la lesione al fegato che ha poi causato la morte alcune ore dopo per un'emorragia interna.
L'arrestato ha un fratello gemello
Il 21enne arrestato per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti ha un fratello gemello, Antonio, che era con lui allo stadio Massimino il 2 febbraio del 2007. A permetterne l'identificazione, e quindi a distinguerlo dal gemello, è stata una felpa personalizzata con la scritta "Meglio diffidato che schiavo dello Stato" che l'indagato indossava. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto Renato Papa a margine di un incontro con i giornalisti sull'operazione della squadra mobile di Catania.