Frida07
00giovedì 26 marzo 2009 08:39
Verona, 15 indagati: gestivano contatti
Un noto sito di annunci online è stato oscurato dalla squadra mobile di Verona. Secondo gli inquirenti il sito promuoveva incontri con prostitute: 15 persone sono state denunciate per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'indagine, avviata nell'aprile 2008, ha permesso di accertare che gli indagati procuravano, attraverso il sito, clienti a migliaia di giovani lucciole del Nord Italia.
L'indagine ha consentito di delineare un preciso quadro indiziario circa l'illecita attività, attraverso un'attività di intermediazione tra clienti e prostitutenel Veneto e in buona parte del Nord Italia. L'esercizio della prostituzione si svolgeva per lo più all'interno di abitazioniprivate, grazie alle modalità realizzata attraverso la pubblicazione di annunci a pagamento sul web.
Durante l'operazione sono state effettuate numerose perquisizioni e sequestrarie 30mila euro in contanti, decine di carte di credito e di carte prepagate Postepay, con l'individuazione e il sequestro di 15 conti correnti bancari gestiti dagli indagati, dove sono stati accertati depositi e movimenti per alcuni milioni di euro. Personale della polizia postale di Venezia e di Verona ha partecipato alle operazioni, procedendo all'oscuramento del sito in questione.
Incasso annuale di tre milioni
Tre milioni di euro all'anno per il book fotografico e le inserzioni al sito web: tanto incassava la ditta Ciesse di Vigonza, nel Padovano, coinvolta nell'inchiesta della magistratura padovana su un giro di prostituzione. La società, nata nel 2001 e che fa riferimento al dominio sloveno della Loitra, è gestita da tre padovani, tutti con precedenti specifici, accusati assieme agli altri 12 indagati di associazione per delinquere finalizzata all'agevolazione e sfruttamento della prostituzione. Gli agenti della Ciesse reclutavano le "modelle" e preparavano per loro il book fotografico che poi veniva inserito nel sito "best annunci". Tra le prostitute - migliaia e di tutti i paesi secondo quanto accertato dalla polizia - c'era poi un passaparola per attivare con la Ciesse un abbonamento: ognuna pagava 300 euro mensili.
tgcom