Olimpiadi: arrivederci a Londra

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giuggyna
00lunedì 25 agosto 2008 13:48
Con la cerimonia di chiusura si sono ufficialmente conclusi i Giochi di Pechino
Le Olimpiadi sono finite e la Cina è un po' più vicina. O, almeno, questo è quello che spera il Paese più popoloso del mondo, la nuova potenza emergente sulla scena mondiale, il ''gigante addormentato'' dell'Asia che si è svegliato e pretende il suo posto nel mondo.

La Cina ha celebrato con una cerimonia di chiusura grandiosa come tutti gli spettacoli diretti dal regista Zhang Yimou il successo della sua prima Olimpiade della storia. Una spaventosa raffica di fuochi d' artificio che hanno disegnato un cerchio sopra al Nido d'Uccello, il fantasmagorico nuovo stadio di Pechino, ha aperto la festa. Il cerchio è nella tradizionale cultura cinese "un simbolo di armonia e rinnovamento" e in questo caso indica la buona riuscita dei Giochi Olimpici di Pechino, i più difficili dopo il botta e risposta di boicottaggi tra il blocco occidentale e quello orientale del 1980 e 1984.

Le Olimpiadi, lo spirito olimpico, non si fermano mai e ora si spostano verso Londra. Il sindaco della capitale di un Impero che fu in testa agli eserciti dei colonizzatori (e che ha mantenuto fino al 1997 una presenza diretta in territorio cinese, ad Hong Kong), Boris Johnson, ha ricevuto le consegne da quello di Pechino, Guo Jinlong. Ma sono state due stelle britanniche, il calciatore David Beckham ed il musicista Jimmy Page, a prendere idealmente la fiaccola per conto della ex-capitale dell'Impero. Page è apparso per primo, suonando con una foga da ventenne Whole Lotta Love, uno dei suoi successi con la leggendaria ''band'' dei Led Zeppelin. Il calciatore lo ha raggiunto emergendo dal basso sul tetto trasformato in una sorta di bosco di un caratteristico autobus londinese, a due piani, sul quale era scritto "destinazione Londra 2012".

La cerimonia è entrata nel vivo con l'ingresso dei rappresentanti dei volontari, le migliaia di giovani cinesi che sono stati il volto sorridente delle Olimpiadi, accompagnati ognuno da un bambino. Li aveva preceduti l'ingresso di due enormi tamburi volanti che avrebbero dovuto rappresentare tra l'altro "l'armonia" che regna tra le 56 etnie minoritarie che popolano il Paese e i cinesi "Han", una pretesa forse un po' stonata se si ricordano le drammatiche vicende vissute negli ultimi mesi dal Tibet e nei giorni scorsi dai musulmani uighuri del Xinjiang. Completavano la scena otto tamburi di forma diversa, 60 ruote illuminate (diametro oltre 2 metri) e 200 uomini volanti, che hanno ristabilito una continuità con la cerimonia di apertura, ricongiungendo nello spettacolo il passato, la tradizione, e il futuro della tecnologia spaziale.

Poi sono arrivati gli atleti, anche loro accompagnati da bambini, che saltano e salutano, felici di partecipare alla celebrazione. Questa volta non è una sfilata come il giorno dell' apertura, lontano 16 giorni che sono sembrati allo stesso tempo durare un minuto ed un anno, ma una confusione di giovani, giovanissimi e meno giovani che urlano, ridono, ballano. A chiudere la serata canti di bambini e di star del cinema di Hong Kong, poi le possenti voci di Placido Domingo e della cinese Song Zuying. Tutti applaudono, tutti ridono sotto alla Memory Tower, che rappresenta la fiamma dello spirito olimpico, in una carnevale che accomuna tutta l'umanità. Qui Pechino, a voi Londra.

themonster91
00lunedì 25 agosto 2008 15:27
azz è stata un olimpiade pazzesca
giuggyna
00lunedì 25 agosto 2008 15:57
già io alkune notti le ho viste^^
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