News: Tafferugli in area servizio, tifoso laziale ucciso da un poliziotto

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giuggyna
00domenica 11 novembre 2007 20:06
Un giovane tifoso della Lazio è stato ucciso oggi da un colpo di pistola esploso da un poliziotto che voleva sedare dei tafferugli fra due esigui gruppi di tifosi laziali e juventini in un'area di servizio della autostrada A1 nei pressi di Arezzo. Secondo l'ultima ricostruzione fornita dal questore in una conferenza stampa serale e in precedenza dal dipartimento della polizia, gli occupanti di tre auto, tifosi laziali e tifosi juventini, poco dopo le 9 del mattino erano venuti alle mani nell'area di servizio di Badia al Pino, vicino ad Arezzo, sull'Autosole in direzione nord. Dall'altro lato della carreggiata, nell'opposta area di servizio c'erano due pattuglie della polizia stradale: gli agenti hanno prima cercato di sedare la rissa urlando e azionando le sirene, poi un poliziotto ha esploso due colpi di pistola a una distanza di 50-60 metri. Un proiettile ha ucciso il tifoso romano 26enne all'interno di una delle autovetture, che si è poi allontanata. "È stato un tragico errore", ha detto il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe in una dichiarazione inviata nel pomeriggio, in cui ha espresso "profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima". Il questore ha raccontato che la macchina in cui si trovava il ragazzo colpito, una Renault Megane con cinque persone a bordo, "è andata avanti per altri 4-5 chilometri fino al casello di Arezzo, dove si sono fermati e hanno chiesto aiuto. Ma il 118 ha solo potuto constatare il decesso". "Siamo profondamente addolorati - ha continuato il questore - è stato coinvolto un nostro agente che di solito opera benissimo". Il capo della polizia aretina ha però aggiunto che "il proiettile ancora non è stato ritrovato... non è certo che il colpo sia partito dal poliziotto finché non c'è la conferma balistica". "C'è un medico legale, un perito balistico - ha concluso - I magistrati stanno interrogando chi ha partecipato all'operazione. È nostro interesse che la verità sia accertata". La vittima si chiama Gabriele Sandri, di 26 anni, che i media definiscono un dj piuttosto noto nell'area di Roma e conosciuto da diversi giocatori della Lazio. "È stato un omicidio volontario, abbiate il coraggio di scriverlo", ha detto ai giornalisti l'avvocato Luigi Conti, legale della famiglia Sandri, uscendo dalla sede della polizia stradale ad Arezzo, assieme al fratello del ragazzo morto, Cristiano. "Mi hanno ucciso il fratello con un colpo di pistola", ha detto soltanto Cristiano Sandri, prima di allontanarsi con il legale.

neve67
00domenica 11 novembre 2007 22:52
.. è una vergogna
giuggyna
00lunedì 12 novembre 2007 11:48
gia konkordo kn te
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