News: Sterminò sua famiglia: si suicida

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giuggyna
00sabato 19 gennaio 2008 22:17
Catanzaro, 30enne si soffoca in carcere
Si è suicidato in carcere Claudio Tomaino, il 30enne reo confesso dello sterminio di quattro suoi familiari accaduto il 27 marzo del 2006 nelle campagne di Caraffa di Catanzaro. Tomaino si è ucciso nella prigione di Viterbo, soffocandosi con una busta di plastica. Nel sacchetto il pluriomicida ha anche infilato il fornellino a gas che utilizzava per scaldarsi le vivande.


La notizia è stata data dai difensori del pluriomicida, gli avvocati Clara ed Armando Veneto, informati dalla direzione del carcere di Viterbo.

Tomaino in passato aveva già tentato quattro volte il suicidio. In un'occasione si era tagliato le vene ed in un'altra aveva inghiottito alcune lamette. Altre due volte, inoltre, il giovane aveva preso un consistente quantitativo di barbiturici.

A scoprire il suicidio sono stati due agenti di polizia penitenziaria, che lo hanno visto disteso sul letto, in posizione prona, con una busta di plastica sulla testa.

La Corte d'assise di Catanzaro, su richiesta dei difensori, aveva disposto di sottoporre Tomaino a perizia psichiatrica, l'esito della quale avrebbe dovuto essere esaminato nell'udienza fissata per il prossimo 19 febbraio.

Nella strage di Caraffa furono assassinati l'infermiere Camillo Pane, zio di Tomaino; la moglie, Annamaria, ed i figli Eugenio e Maria. La strage fu provocata da un movente economico. Tomaino, infatti, aveva un debito di 450 mila euro con Camillo Pane, insieme al quale gestiva un'attivita' di compravendita immobiliare.

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