News: Rosa Bazzi:non abbiamo fatto niente

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giuggyna
00lunedì 3 marzo 2008 14:07
Erba,via dall'aula dopo dichiarazione
"Per me non è facile essere qui con tutto quello che abbiamo subito, sia prima che dopo". Cominciano così le dichiarazioni spontanee di Rosa Bazzi al processo per la strage di Erba. "Loro - ha detto riferendosi ai carabinieri - dicevano che avevano molte prove contro di noi. Ho cercato di spiegarmi, ma non mi ascoltavano. Io e l'Olindo non siamo mai saliti, non abbiamo mai fatto niente". Dopo la breve dichiarazione i due hanno abbandonato l'aula.



Angela Rosa Bazzi sale sul banco degli imputati ma non si sottopone al contraddittorio con il pm. Si limita a una breve dichiarazione spontanea per ribadire l'innocenza sua e del marito Olindo Romano. Parla per una decina di minuti tra i singhiozzi. Quando finisce chiede che non venga separata dal marito. Subito dopo prende la parola l'avvocato difensore Enzo Pacia per annunciare che i due imputati hanno deciso di non seguire l'udienza. Olindo e Rosa vengono riportati in carcere.

"Olindo per me è tutto"
Rosa Bazzi, durante le sue dichiarazioni spontanee di fronte alla Corte d'assise di Como, ha riproposto la tesi anticipata nelle precedenti udienze dal marito, secondo la quale la loro confessione, poi ritrattata, sarebbe stata indotta dalle pressioni dei carabinieri e in particolare dalla minaccia di separarli. "Ci hanno detto che se non dicevo quello che dovevo dire - ha dichiarato l'imputata in lacrime - non vedevo più Olindo. Per me Olindo è tutto".

"Quando lei urlava o il piccolo piangeva - ha continuato Rosa riferendosi a Raffaella Castagna e al figlio Youssef - noi chiamavamo i carabinieri o il padre. Non avevamo così tanto odio per farle del male".

"Io ho detto ai carabinieri: 'Ditemi cosa devo dire e io lo dico', però non portatemi via Olindo". Al termine delle dichiarazioni spontanee dell'imputata, durate in tutto 11 minuti.

La registrazione delle confessioni
"Lo avete visto tutti, la signora Rosa è psicologicamente molto provata. Per lei parlare questa mattina è stato difficilissimo. Non poteva rimanere ulteriormente in aula a riascoltare le registrazioni di quando confessò quello che non ha fatto". A spiegare il motivo per cui i coniugi Romano subito dopo le dichiarazioni sponteanee di Rosa Bazzi, hanno deciso di abbondonare l'aula è stata l'avvocatessa Luisa Bordeaux. L'udienza è proseguita con l'ascolto delle registrazioni fatte in carcere il 10 gennaio dello scorso anno, giorno in cui Olindo e Rosa decisero di confessare.

La prima era quella di Olindo subito dopo l'arrivo dei magistrati che lui stesso aveva convocato. Lo si sente dire che vuole raccontare la verità, ma è anche molto combattuto e vorrebbe prima confrontarsi con la moglie. Poi riferisce di averli convocati solo perché voleva chiedere loro di incontrare Rosetta. Mentre era in corso questo colloquio, in un'altra stanza, la moglie, non sapendo di essere intercettata, si rivolge ad una agente della polizia carceraria: "Fate sapere a mio marito che mi assumo io tutte le responsabilità perché lui non c'entra nulla".

La terza regisrazione fatta ascoltare in aula è quella in cui la donna si assume la paternità della strage, seppure con alcune contraddizioni, fino al momento in cui compaiono sulla scena del crimine i coniugi Frigerio. Anche qui inizialmente dice di essere stata solo lei a colpirli entrambi e di aver dato fuoco all'appartamento di Raffaella, salvo poi correggere il tiro. Rievoca in quella registrazione quando, a suoi dire, Azouz l'avrebbe ripetutamente minacciata di violentarla. Poi ha descritto come avrebbe ucciso il piccolo Youssuf.

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