News: Protesta tir, sospeso il blocco

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
giuggyna
00mercoledì 12 dicembre 2007 20:22
La schiarita arriva in serata. Il fermo proclamato dalle organizzazioni sindacali degli autotrasportatori è sospeso. La paralisi del paese potrebbe terminare e la situazione gradualmente tornare alla normalità. Ma una parte delle associazioni di categoria non ha aderito all'accordo. E per tutte, comunque, le risposte concrete devono arrivare molto presto, altrimenti i blocchi riprenderanno. L'Italia è appesa a tre pagine. È il documento che il ministro Bianchi e il sottosegretario Letta consegnano alle 4 del pomeriggio ai sindacati del settore. Che prendono atto, lo sottoporranno ai loro iscritti che presidiano i blocchi. E confermano che la paralisi va avanti.Il documento del governo contiene alcune proposte. Dal provvedimento contro il caro gasolio abbassando l'accisa. Alla tariffa minima contro la concorrenza sleale e per la sicurezza sulle strade. Quello dell'autotrasporto è un settore dove il tasso di abusivismo è altissimo, con aziende che utilizzano veicoli immatricolati all'estero, impiegano camionisti stranieri (spesso romeni) con paghe bassissime. Il documento prevede che il ministro dell'Interno emani un decreto per i controlli sui camion stranieri. Tutte proposte condivisibili, dicono i sindacati, ma che dovrebbero già essere tradotte su un atto normativo, come un disegno di legge. Poi l'annuncio della soluzione. La protesta, che avrebbe dovuto finire venerdì mattina, termina con un giorno d'anticipo. Al terzo giorno di blocco il Centro-Sud è in ginocchio. È il carburante la maggiore preoccupazione da Roma in giù. Le code agli ormai pochi benzinai rimasti aperti sono interminabili. A Roma, l'unica speranza è andare fuori città lungo il Grande raccordo anulare. E lungo le vie consolari della capitale si può assistere a scene come questa: le forze dell'ordine che scortano le poche autocisterne ancora piene di carburante. A Cassano Irpino i Carabinieri hanno sequestrato un distributore di benzina che approfittando della situazione aveva alzato i prezzi. Mentre nel pomeriggio è scattato l'allarme anche per gli aerei. "Se il blocco dovesse continuare saremmo all'emergenza", avverte il presidente dell'Enac Vito Riggio. La procura capitolina ha aperto un'inchiesta per interruzione di pubblico servizio. E nelle città iniziano a scarseggiare carne frutta e verdura. A breve, avvertono le associazioni di categoria, verranno a mancare anche i farmaci. In tutto il Centro-Nord la situazione, anche se in lento miglioramento, continua ad essere difficile. Duemila i tir fermi al confine di Ventimiglia. Stessa situazione al porto di Genova. In Piemonte bloccato lo svincolo per il Frejus. Mentre si cerca di assicurare il carburante a ospedali e 118 anche con l'ausilio delle forze dell'ordine, si fanno i primi bilanci: chiuso il 15% delle piccole e medie imprese con 150 mila lavoratori a casa. Chiusa la Bauli a Verona e la Barilla a Parma, sono 210 milioni di euro le perdite giornaliere per le industrie alimentari. Oggi sono stati 25 mila i dipendenti Fiat messi in libertà: da Mirafiori a Castel di Sangro, da Pomigliano d'Arco a Termini Imerese, ovunque linee produttive ferme a causa del mancato arrivo di materiali e di componenti. I vertici Fiat hanno fatto due conti: ogni giorno di fermo produttivo significa 5 mila vetture che non escono dalle catene di montaggio, quindi chi ha acquistato una Punto o una Bravo (non le Panda e le Cinquecento che sono prodotte in Polonia e viaggiano su treno) e attendeva la consegna entro Natale si rassegni. Quel regalo sotto l'albero non ce l'avrà. Impossibile sapere cosa accadrà domani e difficile anche quantificare le perdite per l'azienda mentre è sicuro che i 25 mila dipendenti lasciati a casa nella busta paga di dicembre si troveranno decurtato almeno il valore di 2 giornate (in media un centinaio di euro), giornate che sicuramente verranno recuperate in futuro ma per intanto l'ammanco negli stipendi di dicembre ci sarà. Produzione agli sgoccioli anche alla Pirelli e in genere in tutto il comparto industriale, dagli elettrodomestici alle materie plastiche. Difficoltà anche in alcuni aeroporti, come quello di Catania, per il mancato rifornimento di carburante per gli aeromobili. Ed infine qualcosa di più leggero, saltate le prime tre date dello spettacolo di Mariangela Melato al Teatro Massimo di Palermo e il tour siciliano di Lucio Dalla: in entrambi i casi non sono arrivati i tir con le scenografie e le attrezzature.
ken.1979
00martedì 18 dicembre 2007 17:13
aiuto che disagio che hanno creato
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:15.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com