News: Gravina: "Si tratta dei Pappalardi"

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giuggyna
00martedì 26 febbraio 2008 01:00
Il questore: resti di Ciccio e Tore
Appartengono ai fratellini Pappalardi i resti ritrovati nel pozzo di Gravina. Lo afferma il questore di Bari, Vincenzo Speranza, perché i resti trovati risalgono al momento della scomparsa dei bimbi. A far propendere per questa ipotesi sarebbero anche alcuni brandelli di vestiti (pantaloni bianchi e felpa arancione) in qualche modo simili a quelli indossati dai due fratelli al momento della scomparsa.


"Abbiamo troppi elementi che coincidono", ha aggiunto il questore, il quale ha aggiunto che i bambini "potrebbero essere caduti come potrebbero essere stati buttati". A confermare che i resti umani trovati nel pozzo sarebbero quelli di Ciccio e Tore Pappalardi sarebbe, in particolare, uno degli indumenti trovati: una maglia con cappuccio, con una scritta sul davanti. Uguale a quella che indossava Salvatore il giorno della scomparsa. Per il momento, a parte le dichiarazioni del questore, dalla Procura restano più cauti.

La scoperta dei resti umani è stata fatta nel corso di un salvataggio. Un bimbo di 11 anni era finito in una cisterna per l'acqua, attualmente vuota, nel cortile di una casa abbandonata non lontano da piazza Quattro Fontane, dove i due fratellini furono avvistati per l'ultima volta. I vigili del fuoco hanno estratto l'11enne sano e salvo ma hanno notato nella cavità dei resti umani e dei vestiti. Resti che hanno portato subito gli investigatori a pensare al caso dei fratellini di Gravina, scomparsi nel giugno del 2006. Anch'essi potrebbero essere finiti nel pozzo mentre giocavano.

Si rafforza l'ipotesi dell'incidente anche se il padre dei bimbi, Filippo Pappalardi, è in carcere, dopo i risultati delle indagini che hanno spostato sull'uomo i sospetti di avere ucciso i figli. Potrebbe essere stato lui a gettare i bimbi nel pozzo. Il legale del Pappalardi lo difende dicendo il luogo del ritrovamento è visibile dall'esterno e che un uomo con i cadaveri di due bimbi sarebbe stato sicuramente notato. Ma dalla questura di Bari fanno sapere che Filippo Pappalardi per ora resta in carcere.

E' stata intanto rinviata a martedì mattina la rimozione dei resti.

Cadaveri mummificati
Sarebbero mummificati i corpi che sono in fondo ad un pozzo in una casa antica e disabitata nel centro storico di Gravina in Puglia. Uno dei cadaveri ha indosso una maglia arancione. Questi particolari non sarebbero visibili dall'alto, dal bordo del pozzo, ma sono stati riferiti dal vigile del fuoco che si è calato per soccorrere il ragazzino caduto accidentalmente nel pozzo, mentre giocava con gli amici.

Elisa8
00martedì 26 febbraio 2008 11:21
Una storia..
impressionante!!!Non ho parole....forse per una madre è meglio la speranza....invece cosi mammamia,spero pero che non sia stato il padre!!!(mostruoso se no)
Essendo mamma questa storia mi ha lasciato senza parole!!!!

[SM=g6952]
giuggyna
00martedì 26 febbraio 2008 12:59
e si è una brutta storia :s
giuggyna
00martedì 26 febbraio 2008 17:18
Per questore non è stato un incidente
In tempo reale la frenetica giornata a Gravina in Puglia dopo il ritrovamento dei corpi di Ciccio e Tore, i fratellini Pappalardi scomparsi nel giugno del 2006.


16.14 - "Da una prima ispezione è emerso che la condizione attuale dei corpi è una quasi mummificazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Emilio Marzano. "Naturalmente - ha aggiunto - dobbiamo stabilire sia la causa che l'epoca della morte come dati fondamentali. Da quello che abbiamo visto finora non sarebbe possibile dare una risposta seria".

15.20 - "Abbiamo la sensazione, benché debba essere confortata con i dati tecnici, che abbiano subito un'orribile morte". Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, uscendo dal luogo in cui sono stati trovati i corpi senza vita di Francesco e Salvatore Pappalardi.

15.15 - Un lungo applauso dai balconi di Via della Consolazione ha salutato le due bare all'uscita dal cortile del vecchio complesso di stabili dove sono stati rinvenuti i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi scomparsi venti mesi fa. Da tutti i balconi della piccola via nel centro di Gravina i residenti non hanno retto alla commozione e alle lacrime, è seguito uno scrosciante applauso.

14.33 - "Per quanto riguarda i due corpicini, dobbiamo confermare ragionevolmente che si tratta di Ciccio e Tore''. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, uscendo dalla casa padronale abbandonata in cui sono stati trovati i due cadaveri.

14.10 - Fiippo Pappalardi, padre di Francesco e Salvatore, ha saputo dalla tv, che guardava in cella, del ritrovamento dei corpi dei due bambini nella cisterna di una casa padronale a Gravina in Puglia. L'uomo, arrestato nel novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere, è detenuto nella casa circondariale di Velletri, in provincia di Roma. Appresa la notizia dal tg, Pappalardi - secondo quanto riferiscono alcune fonti - non avrebbe avuto particolari reazioni. Il padre di Ciccio e Tore è in cella con altri tre detenuti nella cosiddetta sezione 'protetti' del carcere di Velletri, dove generalmente viene recluso chi è accusato di delitti particolarmente efferati. I 'protetti' fanno vita separata dagli altri detenuti: la socialità non è in comune, il transito nei passeggi è separato e anche i colloqui avvengono in orari diversi.

14.00 - In via Giovanni Consolazione sono appena arrivati i due carri funebri che serviranno per trasportare presso l'istituto di medicina legale di Bari i corpi dei due fratellini, Francesco e Salvatore Pappalardi.

13.38 - Secondo alcuni investigatori si delinea uno scenario da uncubo: pare che i due fratellini possano aver avuto una morte lenta, una morte atroce, peggiore di quella che sarebbe toccata loro se fossero morti a causa della caduta nel pozzo. Da alcuni dati emergerebbe infatti che, per qualche tempo, i bambini possano essere rimasti vivi nella cisterna. I corpi non sono in corrispondenza dell'imboccatura del pozzo, che è larga poco meno di un metro per un metro. Non sono quindi rimasti fermi dopo essere precipitati giù - gettati o caduti - per i 22 metri del cunicolo che dal terrazzo porta alla cisterna sotto l'edificio. I corpi infatti sono entrambi da un lato, a una distanza l'uno dall'altro di una quindicina di metri.

13.09 - I corpi di Ciccio e Tore Pappalardi con molta probabilità verranno portati in superficie nel pomeriggio e saranno trasportati presso l'istituto di medicina legale di Bari, dove verrà eseguita l'autopsia.

11.45 - Per il recupero dei corpi nella cisterna probabilmente occorreranno ancora ore. Lo ha detto il questore di Bari, Vincenzo Maria Speranza, parlando con i giornalisti.

11.31 - "L'impianto accusatorio al momento rimane in piedi. Non è una questione di principio perché finora parliamo di indizi molto gravi". Lo ha dichiarato il questore di Bari, Vincenzo Speranza, aggiungendo tuttavia, tra varie altre considerazioni, e facendo un passo indietro a quanto appena dichiarato: "Non mi sentirei di escludere la caduta accidentale".

11.10 - ''La città di Gravina provvederà alla sepoltura di quei due poveri bambini", ha annunciato il sindaco Rino Vendola.

10.45 - Il medico legale Francesco Introna ha concluso un primo esame sui corpi dei due ragazzini che giacciono nella cisterna della casa padronale. Al termine Introna è uscito dalla casa ma non ha rilasciato dichiarazioni.

09.59 - Il questore di Bari, Vincenzo Speranza, ha scartato l'ipotesi dell'incidente: "Escludo categoricamente una caduta accidentale dei due bambini".

08.54 - Nella cisterna della casa padronale abbandonata sono in corso rilievi della polizia scientifica e un primo sopralluogo del medico legale, Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari. Il medico scenderà nella cisterna attraverso il varco aperto dai vigili del fuoco. L'apertura consente di calarsi con una scaletta dal piano strada per un paio di metri e poi, camminando in discesa per qualche altro metro, di giungere nel punto nel quale sono i corpi.

08.00 - ''Non mi muovo di qua, ho diritto almeno di vederli da morti visto che me li hanno strappati in vita'',a aggiunto la mamma dei due fratellini scomparsi. La donna ha trascorso a Gravina tutta la notte: ''Non c'è più neanche la mia vita''. Poi ricorda che dopo la morte dei figli aveva fatto un sogno nel quale aveva visto i suoi figli precipitare in un baratro.

07.31 - E' giunta qualche minuto fa, dinanzi alla casa di Gravina in Puglia in cui sono stati trovati due corpi, la mamma di Ciccio e Tore Pappalardi, Rosa Carlucci. ''Dall'inizio ho temuto che fossero in un pozzo'', ha detto.

06.37 - Il varco aperto è delle dimensioni di un metro per un metro e mezzo e consente di scendere, dopo aver percorso pochi metri al di sotto del piano stradale, sul fondo della cisterna vuota dove, a poca distanza l'uno dall'altro, ci sono i due corpi.

06.15 - I vigili del fuoco, dopo aver lavorato per tutta la notte, hanno aperto un varco dal piano stradale alla cisterna della casa abbandonata di Gravina in Puglia dove ci sono due cadaveri, i resti umani che apparterrebbero a Ciccio e Tore Pappalardi.

giuggyna
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:31
"I resti sono di Ciccio e Tore"
"La madre ha riconosciuto i resti". Lo ha reso noto il professor Luigi Introna, responsabile del pool di medici legali dinanzi all'Istituto dove Rosa Carlucci, la madre dei due fratellini di Gravina si è recata per il riconoscimento ufficiale. Introna ha lasciato l'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari per raggiungere gli uffici della procura di Bari dove verrà formalmente affidato l'incarico per l'autopsia.


La visita per il riconoscimento è durata circa mezz'ora. Conslusa la drammatica operazione, la donna è stata fatta uscire da un accesso secondario all'Istituto per evitare i giornalisti e le telecamere che l'aspettavano fuori.

Uscendo è apparsa particolarmente provata e nell'immediato non ha rilasciato dichiarazioni. La donna era arrivata dinanzi all'Istituto, nel Policlinico di Bari, scortata dalla polizia, che ha impedito a chiunque di avvicinarsi a lei.

Rosa Carlucci è giunta al Policlinico accompagnata dal suo compagno, Nicola Nuzzolese, che è entrato nell'Istituto alcuni minuti dopo di lei. Poco dopo è arrivata anche Maria Ricupero la compagna di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini che è attualmente in carcere con l'accusa di omicidio. La donna è uscita dall'Istituto subito ed è svenuta mentre cercava inutilmente di sottrarsi all'assedio di giornalisti e telecamere.

Mentre la polizia tentava di proteggerla e di accompagnarla alla sua automobile, la donna è caduta per terra in uno dei vialetti dell'ospedale. Subito dopo è stata fatta salire su un'automobile del Policlinico insieme con degli infermieri.

Chiesta la scarcerazione del padre
L'avvocato Angela Aliani ha presentato istanza di scarcerazione nei confronti di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini di Gravina in Puglia che è in carcere dal 27 novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio. ''Non ci sono indizi, non ci sono esigenze'', ha spiegato. Il legale ha assistito in Procura al conferimento dell'incarico per l'autopsia.

giuggyna
00giovedì 28 febbraio 2008 19:45
Gravina, nuova versione della procura
La procura di Bari non rinuncia alla tesi accusatoria nei confronti del padre di Francesco e Salvatore Pappalardi, i ragazzini trovati morti nella cisterna di Gravina. I due fratellini potrebbero essere finiti nel pozzo mentre tentavano di fuggire dal padre che voleva punirli. Questa ipotesi si discosterebbe dalla versione fornita da alcuni ragazzini locali secondo cui i cunicoli della masseria erano teatro di "prove di coraggio" fra adolescenti.



Ancora da chiarire la dinamica dei fatti
La procura della Repubblica di Bari continua dunque a ritenere valida la tesi accusatoria nei confronti di Filippo Pappalardi. Tuttavia dalla procura nessuno spiega come potrebbero essere andati i fatti. Un dato è certo: pur ritenendo valide le accuse mosse finora a Filippo Pappalardi, l'indagine - ammettono alcune fonti investigative - va rivisitata e andrà poi eliminato il reato di occultamento di cadavere perché, concordano fonti medico-legali, quando sono caduti nel pozzo i ragazzini erano vivi. Inoltre, c'è da capire - in base alla ricostruzione dell'accusa - se il papà abbia lanciato i figli, se li ha visti cadere nel pozzo e sia andato via (in questo caso non c'è neppure il reato di omicidio volontario ma, forse, quello di morte come conseguenza di altro delitto) o, ancora, se un figlio sia caduto e l'altro sia stato scaraventato.

Poi c'è almeno un'ipotesi colposa, che al momento non riscuote il favore degli investigatori. Secondo questa ipotesi, i due ragazzini potrebbero essere stati fatti salire dal loro papà (che era arrabbiato e voleva punirli) sulla sua auto, così come dice il supertestimone, ma potrebbero essere fuggiti dall'autovettura per rifugiarsi nella vecchia casa abbandonata dove erano soliti giocare. Mentre si nascondevano, sarebbero precipitati accidentalmente nella cisterna. Questa tesi non è incompatibile con alcuni risultati investigativi e con il fatto che Filippo Pappalardi, sentendosi quantomeno responsabile moralmente della scomparsa dei figli, il giorno dopo sia andato regolarmente a lavorare e abbia pronunciato alcune frasi intercettate dalla polizia e abbia messo in atto quella che gli investigatori ritengono un'attività di elusione e di depistaggio delle indagini.

Il medico della difesa: "Forse Ciccio è morto presto"
Francesco Pappalardi, rimasto gravemente ferito dopo la caduta, con una "frattura esposta, ha subito una forte perdita di sangue" in seguito alla quale sarebbe morto rapidamente. E' quanto ritiene il professor Luigi Strada, medico legale e consulente della difesa di Filippo Pappalardi. Le cause e i tempi della morte, comunque, secondo Strada, potranno essere accertati solo con l'esame degli organi interni. Il consulente prevede che l'autopsia verrà eseguita la settimana prossima. Secondo Strada, Salvatore Pappalardi, che nella caduta nella cisterna è rimasto praticamente illeso (evidenziata dalla TAc solo una piccola frattura al piede), sarebbe invece morto ''prevalentemente di freddo e di fame''.

giuggyna
00venerdì 29 febbraio 2008 17:28
"Dovevano cercare là, l'avevo detto io"

Un lungo pianto e un'accusa. Così Filippo Pappalardi ha accolto Angela Aliani, il suo avvocato difensore, venuta a fargli visita nel carcere di Velletri per la prima volta da quando i due figli dell'uomo, Ciccio e Tore, sono stati ritrovati morti nella "casa delle cento stanze" a Gravina in Puglia (Bari). "L'avevo detto io alla polizia che dovevano cercare là dentro", ha urlato al legale prima di esplodere in un pianto liberatorio.



Altro per il momento non è trapelato dall'interno del carcere dove il detenuto e l'avvocato hanno avuto circa tre ore di colloquio. Lo stesso legale, appena fuori, ha riferito di essere molto provato e di non voler rilasciare interviste. Per la prossima settimana, poi, è attesa la decisione del giudice sulla richiesta di scarcerazione di Filippo Pappalardi presentata dal suo difensore perchè dopo il ritrovamento dei corpi e i primi esami autoptici lo scenario accusatorio sarebbe decaduto. Intanto, nell'edificio sottoposto a sequestro sono continuati i rilievi della polizia scientifica, che sta ispezionando la cisterna e tutta la costruzione alla ricerca di elementi che possano aiutare a definire le circostanze che hanno portato i due fratellini a cadere lungo il cunicolo del pozzo.

Per gli investigatori forse un incidente, ma la Procura frena
Durante i primi esami compiuti sui cadaveri dei due fratellini, fonti investigative hanno fatto trapelare che la tesi dell'accusa potrebbe vacillare. Avanza sempre di più l'ipotesi che possa essersi trattato di un incidente. Dalla Procura, tuttavia, frenano. "Non sappiamo ancora - hanno fatto sapere - se la caduta sia stata accidentale o meno, oppure se questa sia derivata da un inseguimento o se i fratellini siano stati buttati nel pozzo''.

Il medico della difesa: "Una morte orribile"
"In quarant'anni di professione come medico legale non ho mai visto niente di simile. E' stata davvero una morte orribile specialmente per Tore che si è spento alcune ore dopo la morte del fratellino. Dalla scena si ricava che Tore cercò disperatamente una via di uscita indicata da un raggio di luce, ma resosi conto dell'impossibilità di salvarsi, raschiò freneticamente con le unghie una parete del cunicolo". Lo afferma il prof. Luigi Strada, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari e consulente della difesa di Filippo Pappalardi.

Strada ne parla in un'intervista all'emittente pugliese Telenorba nella quale, rispondendo a domande del giornalista Vito Zita, descrive l'agghiacciante scena della cisterna nella quale hanno trovato la morte Ciccio e Tore. Strada è sicuro del fatto che Ciccio, il primo a cadere nel precipizio, non si rese assolutamente conto del rischio e cadde di piombo sul fondo. Tore, invece, nel tentativo di soccorrere il fratello è sceso cercando di utilizzare gli appigli esistenti nel condotto, riducendo gli effetti della caduta. Nella tragica scena del pozzo non sono stati trovati altri oggetti che un pennarello, che è stato trovato in una scarpa.

Ritratta uno dei testimoni
Benché la Procura ritenga ancora intatte le motivazioni che hanno portato all'arresto di Filippo Pappalardi, uno dei testimoni, pare che abbia già ritrattato: "Ho sempre detto alla polizia di non ricordare bene la data, a distanza di tre mesi non era semplice. Ma loro volevano una data certa". Pappalardi si trova in regime di detenzione carceraria dallo scorso 27 novembre, quando la procura di Bari gli notificò l'ordine di carcerazione accusandolo di aver "sequestrato, picchiato e ucciso e occultato i cadaveri dei suoi figli".

giuggyna
00sabato 1 marzo 2008 15:12
Gravina, ancora dubbi sul padre
Palloncino raffoza credibilità testi

Nella tasca dei pantaloni di Francesco Pappalardi, uno dei due fratellini trovati morti a Gravina, è stato trovato un palloncino rosa: secondo gli investigatori ciò conferma la testimonianza di tre ragazzini che dissero alla polizia di aver giocato, lanciandosi palloncini pieni d'acqua, assieme a Ciccio e Tore la sera della scomparsa. I due fratellini quindi, secondo il racconto, erano saliti sull'auto del padre.

Il ragazzino raccontò anche di aver subito dall'uomo un rimprovero per aver bagnato i figli contro i quali aveva lanciato palloncini pieni d'acqua. Il bambino, che diventò il supertestimone dell'inchiesta, spiegò anche che i suoi due amici, che nel frattempo si erano allontanati dalla piazza, non videro i due fratellini salire sull'autovettura del genitore.

giuggyna
00domenica 2 marzo 2008 18:05
Il Papa: "Un grido per i bambini"
Benedetto XVI parla di Gravina

All'Angelus domenicale, il Papa ha ricordato la tragica fine di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina, lanciando "un grido in favore dell'infanzia: prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli, aiutarli a crescere. Lo dico ai genitori, ma anche alle istituzioni. Affido ogni bambino al cuore di Cristo, che ha detto: 'Lasciate che i bambini vengano a me!'", ha concluso il Papa citando un passo del Vangelo di Luca.

"Nel corso della settimana - ha detto il Pontefice - la cronaca italiana ha appuntato la sua attenzione sulla triste fine di due bambini, noti come Ciccio e Tore. Una fine che ha profondamente colpito me come tante famiglie e persone. Vorrei cogliere l'occasione per lanciare un grido a favore dell'infanzia: prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli e aiutarli a crescere. Lo dico ai genitori, ma anche alle istituzioni".

"Nel lanciare questo appello - ha aggiunto Benedetto XVI - il mio pensiero va all'infanzia di ogni parte del mondo, particolarmente a quella più indifesa, sfruttata e abusata".
giuggyna
00lunedì 3 marzo 2008 13:45
Gravina, slitta decisione sul padre
Gip deve esprimersi sulla scarcerazione

La decisione del Gip sulla scarcerazione di Filippo Pappalardi, padre dei fratellini di Gravina, potrebbe slittare a metà o addirittura alla fine della settimana. Il magistrato, infatti, riceverà solo tra qualche ora l'istanza motivata da parte del procuratore Emilio Marzano e del suo sostituto Antonino Lupo che conducono le indagini sulla morte di Ciccio e Tore.


Il legale del padre dei piccoli Francesco e Salvatore, l'avvocato Angela Aliani, giovedì aveva presentato l'istanza non all'ufficio Gip ma alla Procura. Il codice di procedura penale prevede poi che il giudice si pronunci dopo cinque giorni dal ricevimento della richiesta da parte del Gip.


Secondo quanto apprende l'agenzia Apcom da fonti vicine alla Procura, i due Pm sarebbero orientati a fornire parere negativo alla scarcerazione di Filippo Pappalardi, accusato di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere e in carcere dal 27 novembre.

Mercoledì l'autopsia sui due corpi
Sono previste per mercoledì prossimo le autopsie su Salvatore e Francesco. Lo si è appreso da fonti medico-legali. Anche attraverso l'esame autoptico, i medici legali accerteranno l'epoca della morte ed eventuali, nuove, lesioni presenti sui corpi. Intanto, i medici legali si stanno concentrando sullo studio degli esiti degli esami radiologici e radiografici compiuti nei giorni scorsi e sulla ricostruzione tridimensionale dei corpi di Ciccio e Tore.

Tore tentò la fuga da cisterna
Su una parte della cisterna in cui sono stati scoperti i corpi di Ciccio e Tore sono state trovate tracce di unghiate "evidenti e rimarcate, cioé sovrapposte una all'altra". Lo rivelano all'Ansa fonti vicine alle indagini. Per le fonti, queste tracce provano che uno dei due fratellini, quasi certamente Salvatore, ha tentato invano di guadagnare l'uscita dalla cisterna.

giuggyna
00martedì 4 marzo 2008 17:43
Pm: Pappalardi può uccidere ancora
"Resti dentro per non inquinare prove"

Filippo Pappalardi può inquinare le prove e reiterare il reato di omicidio: anche per questi motivi la procura di Bari ha dato al gip parere contrario all'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa dell'indagato, in carcere dal 27 novembre 2007 con l'accusa di aver ucciso i due figli, Ciccio e Tore. Il procuratore Emilio Marzano e il sostituto Antonino Lupo hanno invece depennato l'ipotesi di una fuga in caso di uscita dal carcere.

I magistrati inquirenti non cambiano la loro linea d'accusa nei confronti di Pappalardi: "Nell'ambito di questo non rimosso quadro accusatorio, è doveroso ribadire e richiamare le considerazioni svolte dalle ordinanze giudiziali (il provvedimento di arresto del gip e l'ordinanza del Riesame che l'ha successivamente confermato, ndr) in tema di permanenza delle esigenze cautelari, strettamente collegate alla gravità delle imputazioni ed ai comportamenti concreti dell'indagato" ritenuti pericolosi.

Già al momento dell'arresto l'accusa di duplice omicidio pluriaggravato a carico del papà di Ciccio e Tore era basata "su un corposo corredo probatorio ed indiziario, nonostante a quel tempo non fossero stati ancora rinvenuti i corpi dei due poveri bambini 'scomparsi'". Lo scrivono nel parere contrario espresso al gip sull'istanza di scarcerazione dell'indagato,il procuratore Emilio Marzano e il sostituto Antonino Lupo.

Secondo gli inquirenti, le accuse della procura, poi fatte proprie dal gip e dal tribunale del Riesame, continuano a non essere scalfite dal ritrovamento dei cadaveri. Secondo i pm l'assenza dei corpi dei due fratellini, secondo la difesa del Pappalardi, prima veniva utilizzata come tesi per rendere nullo l'impianto accusatori (l'assenza appunto del corpo del reato). Ora invece "paradossalmente - scrivono i magistrati - vengono interpretati dall'istante (il difensore di Pappalardi, ndr) in senso del tutto opposto".

L'avvocato chiede i filmati alla Procura
Intanto l'avvocato del padre dei fratellini ha presentato un'istanza per ottenere dalla Procura il filmato registrato la sera del 5 giugno 2006 dalle telecamere esterne della filiale di Banca Meridiana di via Canale D'Alonso. Il legale ritiene infatti probabile che le telecamere abbiano ripreso Pappalardi la sera della scomparsa dei figli, mentre faceva la spola in auto tra la sua abitazione e i luoghi nei quali sostiene di aver cercato i figli.

giuggyna
00mercoledì 5 marzo 2008 19:08
Gravina, "nuove fratture sui corpi"
Medico Procura:"Caduta fu accidentale"

Secondo il medico legale della Procura di Bari ci sono altre fratture sui corpi di Francesco e Salvatore Pappalardi. Lo ha detto al termine dell'autopsia. Tutte le fratture sono compatibili con la caduta - ritenuta accidentale dagli esami medici - nella cisterna. L'autopsia ha accertato che Ciccio è morto otto ore dopo la caduta. Tore, invece, sarebbe morto al massimo 36-48 ore dopo per fame, gelo, emorragia e per le lesioni riportate.

Nello stomaco di Ciccio - si è saputo - è stato trovato materiale che potrebbe essere cibo. Feci solide sono state invece trovate nel suo intestino. Su Ciccio è stata inoltre trovata una nuova frattura ad un'altra vertebra, oltre a quelle importanti e numerose della gamba e del bacino. Nello stomaco e nell'intestino di Salvatore non sono stati trovati residui di cibo.

Esame autoptico esclude la violenza
L'autopsia ha escluso che i due fratellini abbiano subito violenza prima di precipitare nella grande cisterna della masseria disabitata in cui sono stati trovati i loro corpi il 25 febbraio scorso. Lo si è appreso da fonti della Procura. L'esame non avrebbe infatti rilevato "alcun segno di violenza sui cadaveri ma solo lesioni fratturative compatibili con una precipitazione", viene spiegato nella fredda terminologia medica.

"Caduta fu accidentale"
Ciccio e Tore, poi, quasi certamente sono precipitati accidentalmente. Lo riferiscono fonti investigative dopo aver esaminato e incrociato i risultati dell'autopsia con quelli della Tac e della risonanza magnetica. Il dato della caduta accidentale, quindi, si basa solo sui risultati degli accertamenti medico-legali.

gughi potter
00mercoledì 5 marzo 2008 19:16
Queste sono le notizie che si spera di non dover mai sentire..
Spero che adesso possano riposare in pace
giuggyna
00giovedì 6 marzo 2008 14:01
Gravina,oggi Pappalardi dal Gip
Audizione per decidere su scarcerazione

E' previsto stamane l'interrogatorio di Filippo Pappalardi davanti al gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi, lo stesso giudice che nei prossimi giorni dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore dell'indagato. E' stato lo stesso Pappalardi, secondo quanto si è appreso dal suo legale, a chiedere al gip di essere ascoltato. L'interrogatorio è previsto nella tarda mattinata nel carcere del capoluogo pugliese.

Dall'autopsia eseguita mercoledì sui corpi dei due fratellini dai medici legali incaricati dalla procura e da quello della difesa, è stata esclusa la presenza di segni di violenza sui due corpi ed è stato confermato che tutte le fratture sono compatibili con la precipitazione. Fonti vicine all'indagine continuano a ripetere che Ciccio e Tore quasi certamente sono precipitati accidentalmente nella cisterna della vecchia masseria in cui sono stati trovati il 25 febbraio scorso. Un dato, quello della caduta accidentale, che viene riferito incrociando i risultati dell'autopsia con quelli di Tac e Risonanza magnetica. Quindi, si basa solo sui risultati degli accertamenti medico-legali.
giuggyna
00martedì 11 marzo 2008 12:29
Gravina, scarcerato Pappalardi
Gip di Bari dispone domiciliari

Filippo Pappalardi, il padre di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina, potrà tornare libero ma dovrà restare agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Gip di Bari, Giulia Romanazzi, la quale ha mutato i capi d'accusa per Pappalardi: venute meno le contestazioni di sequestro di persona e occultamento di cadavere mosse dalla procura con l'arresto dell'uomo, nel novembre 2007. Ora si procede per reato di abbandono seguito da morte.

"Ravvisata la fattispecie delittuosa dell'abbandono di persone minori e incapaci seguiti dall'evento morte così riqualificata l'imputazione di duplice omicidio doloso aggravata, ritenuta la caducazione delle ipotesi delittuosa di sequestro di persona e occultamento di cadaveri revoca la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Pappalardi Filippo e ne ordina la immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. Dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti dello stesso Pappalardi presso il domicilio con sede in Gravina ordinando allo stesso di non allontanarsene senza l'autorizzazione del giudice con espresso divieto di colloqui fonici e visivi".

E' nella sostanza il testo letto dal presidente della sezione gip presso il Tribunale di Bari Giovanni Leonardi dopo la decisione del giudice Giulia Romanazzi che ha disposto la scarcerazione di Filippo Pappalardi ordinandone nel contempo il suo trarsferimento ai domiciliari.

Cosa prevede la nuova accusa
L'art.591 del codice penale si occupa "dell'abbandono di persone minori o incapaci" e riguarda "chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere la cura".

Al comma 3 dello stesso articolo, il codice penale prevede la pena della reclusione da uno a sei anni "se dal fatto deriva una lesione personale", e da tre a otto anni "se ne deriva la morte". "Le pene sono aumentate - si conclude - se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato".
giuggyna
00mercoledì 12 marzo 2008 18:15
Gravina, Procura:"Gip non ci ferma"
"Siamo noi titolari dell'azione penale"

"Le valutazioni del gip e la qualificazione da lui attribuita ai fatti non è vincolante di per sè, e, nella fase delle indagini preliminari, per l'ufficio del pubblico ministero, che è l'unico titolare dell'esercizio dell'azione penale". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, riferendosi alla modifica delle accuse che il gip ha contestato a Filippo Pappalardi ordinandone la scarcerazione e i domiciliari.


Marzano non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni nel merito del provvedimento del Gip Romanazzi. Adesso la Procura ha dieci giorni di tempo per valutare e, nel caso, presentare ricorso in appello contro la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari.

L'avvocato di Pappalardi: "Presto un'altra verità"
Gli esami medico-legali in corso sui corpi di Ciccio e Tore Pappalardi potrebbero dimostrare che alle 21.30 del giorno della loro scomparsa, il 5 giugno 2006, i due fratellini erano già caduti nel pozzo. Lo ritiene il difensore di Filippo Pappalardi, avv.Angela Aliani, che ha parlato con i giornalisti nei pressi dell'abitazione di Pappalardi. Aliani ha parlato di questo argomento, rispondendo alla domanda di un giornalista. Alla richiesta se gli accertamenti potranno dimostrare che alle 21.30 Ciccio e Tore erano già nel pozzo, Aliani ha risposto: "Penso proprio di si".
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