Frida07
00venerdì 30 gennaio 2009 08:31
A Tgcom presenta "Un'altra direzione"
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A due anni da "Nella stanza 26", Nek pubblica venerdì "Un'altra direzione". Tra i 12 brani inediti "Quante cose sei" una dichiarazione d'amore per la moglie Patrizia: "Quanta pazienza ha con me", dice a Tgcom. Il cantautore dà un consiglio ai giovani: "Non abbiate fretta di diventare famosi. Studiate, fate la gavetta come me che in 15 anni mi sono anche preso sputi in faccia". E parla di amicizie perdute come quella con Laura... sì, quella Laura.
In che senso sputi in faccia?
E' successo nel 1993 dopo che avevo presentato la canzone "In te" contro l'aborto. E poi gli insulti li ho ricevuti anche dai ragazzi gelosi delle loro ragazze.
E' questa la gavetta per te?
Anche. Io ho quindici anni alle spalle di carriera e credimi, ne ho viste veramente tante. Ma tutto questi mi ha 'formato' prima come persona e poi come artista.
Sei contrario ai talent show?
No. X Factor, da quel poco che ho visto, mi piace ad esempio (confessa di aver apprezzato The Bastard Sons of Dioniso, ndr). Però mi sembra che tra i ragazzi di oggi ci sia la corsa famelica verso la fama, la notorietà, il successo. In questo sono un nostalgico e ripenso a quando ho iniziato io, al mio primo produttore che mi notò...
Di cosa hai paura per le giovani leve?
Che si facciano male. Mi sembra chiaro che molti voglio 'bypassare' la fatica della gavetta. Ma il pubblico non lo freghi. Può andare bene la prima volta ma dopo se capisce che non hai talento e non sei bravo ti scarica subito.
Due anni fa ne "La stanza 26" cantavi di violenze sessuali, ad oggi la situazione non mi sembra migliorata...
E' vero e mi sembra assurdo. La politica certamente fa quel che può, ma è evidente che c'è bisogno di casi estremi e di 'vittime' perché si mettano in moto decisioni e atti per sconfiggere le violenze sulle donne.
A proposito di violenze. Che ne pensi del 'caso' su "Il pettirosso" di Gino Paoli in cui l'autore canta di pietà per un pedofilo?
Concettualmente sono d'accordo, sono cristiano anche io. Ma penso sia molto facile parlare in termini teorici che vivere sulla pelle certe esperienze. Francamente non so cosa farei se dovesse capitare nella mia famiglia un caso del genere.
Parliamo del tuo disco "Un'altra direzione", dove c'è "Quante cose sei" una dichiarazione d'amore per tua moglie...
Mi sembrava naturale esprimere in musica e in parole quello che provo per lei. Sono una persona che interiorizza molto e spesso non ho avuto 'il coraggio' di ringraziarla.
Perché dovresti ringraziarla?
Per una persona cosidetta 'normale' non è facile relazionarsi con un artista. Io sono lunatico, ho frequenti sbalzi d'umore e talvolta quando lavoro escludo tutto quello che mi circonda e mi isolo.
Le è piaciuta la canzone?
Non le è piaciuta la musica. Adoro che lei sia così diretta con me, ascolto sempre i suoi suggerimenti.
Quindi hai cambiato la musica?
Assolutamente no! (ride, ndr) Le ho detto 'ascoltala più volte e vedrai!'. Si è portata in disco in macchina e mentre era in giro per commissioni l'ha ascoltata cinque volte e alla fine mi ha dato ragione.
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In "Un'ora in più" si parla ancora di silenzi ma stavolta non solo in amore ma in amicizia. Come mai?
Spesso un'amicizia si interrompe per diversi motivi. Incomprensioni, messaggi recepiti male e quindi cala il silenzio. Ma si cerca sempre di trovare un contatto con chi non sentiamo più, si cerca di riallacciare i rapporti.
Tu lo fai?
Prima no. Adesso sto imparando a farlo.
Hai recuperato qualche amicizia del passato, ad esempio Laura Pausini?
No. Quando parlo di riallacciare i rapporti intendo dire da oggi in avanti con un atteggiamento nuovo. Laura non mi parla perchè il mio produttore (Alfredo Cerruti, ndr) è il suo vecchio compagno. Però ho saputo che ha mandato un sms ad un altro nostro produttore comune (Dado Parisi, ndr) dicendogli che il mio singolo "La voglia che non vorrei" le piaceva molto.
Un bel segnale no?
Certamente! Però se avesse mandato a me direttamente quell'sms mi avrebbe fatto molto piacere.
Nei ringraziamenti del booklet c'è anche Luca Toni. Come vi siete conosciuti?
Tramite amici comuni e poi lui abita a pochi chilometri da casa mia. Quando ha sbagliato i rigori agli Europei io ero lì e gli sono stato molto vicino. Invece quando stavo componendo il disco Luca mi è venuto a trovare spronandomi come un vero amico.
Cosa ti piace di Luca?
E' genuino e sincero.
A proposito di amici, che mi dici di Craig David con cui hai duettato per la versione italiana di "Walking Away"?
La nostra casa discografica ci ha messo in contatto e ci troviamo in sintonia. Credo che collaboreremo molto presto di nuovo.
Ti aspetti qualcosa da questo cambio di direzione musicale, come dice il titolo dell'album?
In realtà non è una vera e propria rivoluzione. Non sono il tipo che fa trambusto. Ci sono però delle piccole cose, piccoli spunti disseminati nei brani che indicano qualcosa di nuovo. Non sopporto quando la critica dice 'E' un tipico disco di Nek!'. Criticatemi, discutiamone e troviamo un punto di compromesso.
"Un'altra direzione" è un disco ben prodotto, ben arrangiato e soprattutto suonato. Buona l'operazione commerciale che vede l'album pubblicato (oltre che nella versione intera con tredici brani) anche in una “special edition” al prezzo di 9.90 Euro con sei canzoni (“La voglia che non vorrei”, “Se non ami”, “Quante cose sei”, “Semplici emozioni”, “Un’altra direzione” e “Un’ora in più”). I primi due brani della tracklist "Tira su il volume" e "Se non mi ami" si contraddistinguono per nuove sonorità e anche la voce di Nek sembra che prenda un nuovo corso con modulazioni diverse e più calde. Queste due tracce muovono sicuramente una certa curiosità positiva all'ascoltatore. Per i restanti dieci brani, non ce ne voglia il cantautore di Sassuolo, non deluderanno le aspettative dei fan più incalliti.