Morta la «sposa italiana» sparita in Turchia

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Frida07
00sabato 12 aprile 2008 09:16

Trovato ieri sera il corpo nudo della «sposa italiana»


ISTANBUL — Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca (accanto, in una delle ultime foto a Istanbul) l'artista milanese scomparsa in Turchia alla fine di marzo, è stata trovata morta nei pressi di Istanbul. Ne ha dato notizia il Consolato d'Italia a Istanbul. Fermato un uomo che ha confessato. «Sto andando a riconoscere il corpo».

A Istanbul sono appena passate le due di venerdì notte. Antonietta Pasqualino di Marineo va a vedere il cadavere di sua sorella nell'obitorio dell'ospedale statale di Gezbe. Pippa Bacca, l'artista milanese scomparsa il 31 marzo scorso mentre faceva l'autostop in Turchia, è stata assassinata. La polizia ha trovato il suo corpo nel rione di Tavsli, a Gezbe, una cinquantina di chilometri da Istanbul. Non lontano da dove era stata vista in vita per l'ultima volta. Un uomo è in stato di fermo. Avrebbe già confessato l'omicidio. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori si tratta della persona che ha dato a Pippa l'ultimo passaggio. È stato rintracciato perché aveva inserito la scheda del suo cellulare nel telefonino della sua vittima. È un balordo di 38 anni, senza lavoro e ripudiato dalla famiglia. Ha raccontato di averla uccisa e poi di aver bruciato i suoi documenti. È stato lui, ieri sera, a condurre le forze dell'ordine dove aveva cercato di nascondere il corpo. L'uomo ha detto anche di averla uccisa lo stesso giorno in cui l'ha caricata sulla jeep che, dopo una perquisizione, ha dato agli inquirenti turchi una prova in più: a bordo c'era la macchina fotografica di Pippa.


Gli agenti hanno trovato il cadavere della giovane milanese, 33 anni, senza vestiti e coperto per metà di terra. Stefano Canzio, console italiano a Istanbul, è stato il primo a vederlo: «Il medico legale sta per cominciare l'autopsia — dice —, i risultati li conosceremo al mattino ». Dopo di lui sono arrivati a Gezbe la sorella di Pippa e il fidanzato, Giovanni Chiari. Fino a ieri pomeriggio, malgrado tutto, hanno continuato a sperare. Attaccavano manifesti con la fotografia di Pippa e rilasciavano interviste alle televisioni turche per mantenere alta l'attenzione sulla scomparsa. Della sua morte non parlavano mai. Le ricerche nei giorni scorsi si erano concentrate nella zona di Gezbe, la città più vicina all'area di servizio della British Petroleum dov'era stata vista per l'ultima volta da un benzinaio. «Ho visto una jeep frenare, fare retromarcia e andare verso di lei» aveva raccontato il testimone. Grazie a queste parole la polizia è riuscita a dare un volto all'assassino della giovane artista milanese. La notizia è arrivata in Italia ieri notte. La famiglia della vittima ne è venuta a conoscenza dalla televisione. «Siamo sconvolti e senza parole — aggiunge Rosalia Pasqualino — anche mia madre (Elena Manzoni, sorella di Piero) ha avuto la prima notizia da amici che hanno letto su Internet: per adesso in Turchia si trovano mia sorella Antonietta e il fidanzato di Pippa Bacca». Sul blog che presentava il progetto «spose in viaggio»

Pippa aveva scritto questi versi: «Della guerra sono stanca ormai, al lavoro di un tempo tornerei, a un vestito da sposa o qualcosa di bianco, per nascondere questa mia vocazione, al trionfo ed al pianto». Una canzone di De André, «Giovanna d'Arco». Poi era partita per quello che aveva immaginato come un viaggio di pace. Il suo sogno era dimostrare che si può attraversare Paesi considerati pericolosi affidandosi alle persone che li abitano. Hanno ucciso Pippa, rimane il sogno.




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