Mitici anni Sessanta

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giuggyna
00lunedì 4 agosto 2008 19:34
Un decennio che rivive ancora oggi

Twiggy e la rivoluzionaria minigonna di Mary Quant, i Beatles, gli stivali lucidi, alti oltre il ginocchio e volutamente eccentrici. E poi i juke-box e la pop-art, i jeans a zampa d'elefante e le stampe floreali. Favolosi anni Sessanta, stagione libera e di rinnovamento. Il decennio che, più degli altri, è stato in grado di offrire uno stile senza tempo, influenzando la storia del costume e della moda e contibuendo a creare miti ancora oggi attuali.

E' quanto sentenziano i 9 mila intervistati di diversi stati dell'Unione Europea, per un sondaggio commissionato da Lg Electronics. Palma d'oro quindi ai mitici anni del caschetto, delle zeppe e dei capelli cotonati, seguiti dagli anni Ottanta, con la moda dei fuseax, degli scaldamuscoli e delle indimenticabili spalline.

Il giudizio è stato unanime, gli esuberanti e vivaci anni Sessanta rimangono indelebili nella memoria di chi li ha vissuti ma anche di chi li ha solo ricevuti in eredità e li ricorda non solo per lo stile "sempreverde", bensì anche come gli anni della "prima volta": il primo uomo sulla luna, il primo telefono con tastiera per la composizione a toni Touch Tone, la prima televisione a colori e, tra le altre cose, Arpanet (il prototipo di Internet).

E' tuttavia il fashion system a registrare maggiormente l'influenza di quegli anni magici. Non è un caso che tra cicli e ricicli la moda rispolveri dal cassettone delle mamme e delle nonne lo stile vintage. E' quanto succede anche in quest'estate 2008, che ripropone shorts e mini gonne per mettere in mostra le gambe, mini-abitini dalle stampe floreali e il punto-vita che si riprende il suo ruolo nella definizione di una silohuette maliziosamente negata con alte cinture alte, accessorio per eccellenza dell’estate.

Con solo un punto percentuale di differenza, gli anni Ottanta, caratterizzati dalla commercializzazione e dalla rivoluzione democratica, occupano la seconda posizione e si fanno ricordare per i fuseaux, le indimenticabili spalline, gli scaldamuscoli, il cubo di Rubik, la famosissima soap opera Dallas e l'MTV Generation.

"Gli anni Sessanta e gli anni Ottanta sono stati anni rivoluzionari, hanno creato vere e proprie icone di stile adottate e portate in vita dalla gente comune. Lo stile anni '60 ha condizionato il modo di vivere di un'intera generazione creando nuove identità politiche, musicali, culturali e sociali che oggi, a distanza di quasi cinquant'anni, rivivono con grande stile e attualita"' dichiara Andrea Sabatino, Corporate Marketing Manager di LG Electronics.


Al terzo posto della classifica si collocano gli anni Settanta, con la generazione edonista, alla continua ricerca del piacere personale, le battaglie infinite per i diritti civili, i kaftani, gli afro, i grandi concerti, Bob Marley, i pantaloni a zampa d'elefante, ma che vanno ricordati anche il primo supercomputer e la nascita della fibra ottica, la tecnologia che ha trasformato e rivoluzionato l'industria della comunicazione.

"Sia durante gli anni Sessanta che durante gli anni Ottanta", sottolinea Sabatino, "lo stile non è più solo un semplice modo di vestire. Anzi, diventa uno strumento essenziale che non può essere dissociato dalle numerose affermazioni e dichiarazioni filosofiche, morali e scientifiche tipiche di quegli anni. Un aspetto che si rispecchia chiaramente anche al giorno d'oggi: lo stile personale", conclude, "è un modo per dire qualcosa di noi".
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