Milan, eccoti Kakà e Senderos

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giuggyna
00mercoledì 10 settembre 2008 00:32
Il brasiliano rientra a Lugano
Grande attesa in casa Milan per il ritorno in campo di Kakà. Il brasiliano, come confermato anche da Ancelotti, giocherà uno spezzone dell'amichevole di mercoledì contro il Lugano. "Per noi - ha detto il tecnico rossonero - sarà un test importante visto anche il rientro di Kakà dall'infortunio. Ricky è diventato un uomo simbolo di questa squadra come Maldini e Gattuso. Sono curioso anche di vedere Senderos, alla sua prima con il Milan".
In attesa di riavere i nazionali, Ancelotti potrà insomma ritrovare la parte più importante del suo vecchio Milan. L'uomo simbolo, come spiegato anche da Berlusconi (il presidente ha negato di averlo promesso al Chelsea, ndr), ma, soprattutto, il giocatore in grado di far compiere ai rossoneri il salto di qualità atteso dai tifosi. E poco importa se quello contro il Lugano sarà poco più che un allenamento. C'è il ritorno di Kakà e tanto basta a far salire la febbre in casa Milan.

Poi, chiaro, prima di avere tutti a disposizione Ancelotti dovrà aspettare ancora un po'. Recuperare Kakà è però già un passo che dà morale e permette di attendere con meno ansia gli altri recuperi. Da Gattuso ("Lui è forte - ha detto Ancelotti -, sta già meglio e penso che tornerà in tempi brevi"), a Borriello: "Marco - ha continuato il tecnico rossonero - sta bene, la sua crescita è in linea con le previsioni. Sta già effettuando alcuni lavori e giovedì avrà una visita con il professor Martens che l'ha operato. Il consulto servirà per avere l'ok a tornare ad allenarsi con il gruppo".

Dopo, quando cioè la banda sarà al completo, ad Ancelotti non resterà che scegliere bene nell'abbondanza. Un problema che, al momento, non sfiora minimamente il buon Carletto: "In questo momento abbiamo soprattutto bisogno di risultati - ha infatti chiarito -. Con il Bologna siamo partiti male, alternando cose buone ad altre meno. L'equilibrio di una squadra è un concetto fondamentale perché dà sostanza a un'intera stagione. Sono convinto riusciremo a trovarlo quando potremo lavorare con tutti i giocatori. A noi è mancata la possibilità di lavorare con i vari Ronaldinho, Shevchenko e Pato e quando lo faremo, ripeto, sono convito riusciremo a trovare una quadratura".

Il che, tradotto, fa anche trovare il modulo più adatto a supportare il lavoro di fino dei talenti rossoneri: "Il modulo che al momento mi fornisce, ancora oggi, più garanzie, è quello con 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti, siano essi due mezze punte o una punta o un trequartista e due punte non fa differenza. Il 4-2-3-1? L'unico appunto che posso farmi è quello di averlo provato con il Bologna senza averci lavorato molto in allenamento, ma in futuro potrà essere certamente una buona soluzione".

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