Marotta: "Cassano non va al City"

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giuggyna
00giovedì 9 ottobre 2008 22:10
Il club inglese lo voleva già a gennaio
Il Manchester City è tornato alla carica. Obiettivo: Antonio Cassano. Ma a smorzare i sogni del club inglese, pronti a sborsare cifre astronomiche per il talento barese ci pensa Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Samp: "Antonio a gennaio non si muove da Genova. Da quando è arrivato in blucerchiato ci delizia con le sue giocate: è normale che questo susciti l'interesse dei grandi club europei, compreso il Manchester City".
Poi ha proseguito: "Non parlerei di trattativa aperta: ci sono anche altre società che cercano Antonio". Parole chiare e senza mezzi termini che sembrano porre un alt anche al budget praticamente illimitato messo a disposizione dai nuovi proprietari arabi dei Citizens per tentare l'assalto ai campioni più ricercati.

Insomma Cassano, dovrebbe restare anche se le voci di una sua partenza potevano essere supportte da alcuni fatti: innanzitutto dal momento di crisi della Sampdoria, che non è circoscritta solo a livello di risultati. Il "pibe de Bari", infatti, avrebbe incrinato la sua fresca leadership andando un filo sopra le righe e innervosendo sia il gruppo che Mazzarri. Il caso di Bergamo, dove Antonio ha sostanzialmente "dettato" la sostituzione di Bonazzoli mandando su tutte le furie il compagno, ha lasciato il segno, così come ha lasciato perplesso l'ambiente la scelta del tecnico di dettare a Cassano le direttive tattiche seguite all'espulsione di Accardi. Direttive poi non messe in pratica sul campo. Fatti magari passeggeri, per carità. Però non banali e che comunque hanno alzato la prima onda nel mare finora calmo della storia di Cassano in blucerchiato.

Poi c'è la clausola del contratto che consente al barese una sorta di via libera in caso di un'offerta proveniente da un grande club. Come si ricorderà, l'ad Marotta compì un piccolo capolavoro di mercato prendendo definitivamente il cartellino di Antonio a costo zero promettendo una percentuale al Real Madrid in caso di succosa cessione futura di Cassano. Considerando il valore del giocatore e la disponibilità dei nuovi padroni del Manchester City, non sembra esagerato pensare a una eventuale vendita sulla base di 20-25 milioni di euro con plusvalenza clamorosa anche una volta stornata la parte da destinare in Spagna. Inutile dire che anche l'ingaggio, notevolmente ribassato nel passaggio tra il Real e la Samp, tornerebbe di quelli con la "i" maiuscola. E infine, sullo sfondo, lui, Roberto Mancini. Da sempre uno degli "amici" di Cassano, uno dei pochi allenatori che, sulla lavagna di Fantantonio, è sempre rimasto scritto dalla parte dei buoni. Il rapporto col tecnico, per un caratterino come quello del fantasista, è fondamentale. E le basi per una nuova sfida, con il "Mancio", ci sarebbero tutte. Ma la Samp per ora ha detto no. Alla prossima puntata.

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