La sanremese "A ferro e fuoco" a Tgcom
Sonorità rock e un ritmo coinvolgente. Una canzone che parla d'amore tra guerre e "a singolar tenzone". Si è ispirato all'opera dei pupi Mario Venuti che eseguirà a Sanremo "A ferro e fuoco", singolo apripista del disco "L'officina del fantastico". "Spero di non essere fatto fuori la prima sera, il brano è semplice e immediato", dice il cantautore, che nella serata dei duetti all'Ariston torna a duettare con la sua band storica i Denovo.
E in effetti Mario ricorda molto bene cosa è successo due anni fa al Festival di Sanremo con il brano "Un altro posto nel mondo" che non superò la prima fase, eliminata dalle giurie demoscopiche. "Stavolta dovrebbe andar meglio - spiega a Tgcom -, forse quel pezzo era più complesso e difficile da capire al primo ascolto". Per "A ferro e fuoco" Venuti si è ispirato ai racconti dell'opera dei pupi siciliani. "E non è un caso che abbia inserito la frase a singolar tenzone - racconta -. Prima credevo fosse un po' troppo per una canzone, ma poi considerando di cosa narra l'ho lasciata". In un primo momento l'artista aveva pensato di girare un video coi pupi siciliani, "ma poi non se n'è fatto nulla purtroppo".
L'obbiettivo per l'autore di "Crudele" è molto chiaro: "Presento il brano all'Ariston e poi farà la sua strada, vada come vada". Sul look che presenterà in televisione Mario vuol puntare sull'eleganza non eccessiva. "Faccio parte della vecchia scuola dei cantautori, bisogna portare rispetto per il pubblico davanti al quale si canta. Quindi sarà elegante ma non troppo, vorrei apparire non troppo freddo". Per la serata dei duetti è in programma l'esibizione con la vecchia band dei Denovo con cui ha iniziato la sua carriera nel 1984. "Un gradito ritorno sulle scene con loro a oltre vent'anni dalla formazione della band (che poi si è sciolta nel 1990 con l'abbandono di Mario e Luca Madonia; ndr). C'è molta sintonia tra noi e non stravolgeremo la canzone dalla versione originale perché va bene com'è. I ragazzi suoneranno le musiche e Luca canterà delle strofe".
Reduce da "qualche giorno di relax" nella sua Catania. Venuti si lascia andare a qualche riflessione sulla situazione della città siciliana. "C'è stato un degrado e un imbarbarimento civile impressionante negli ultimi anni della gestione politica in città - dice -. Anche la situazione economica del Comune è un disastro. Stiamo dando una immagine pessima, in un sol colpo si è cancellato tutto quello che in passato si è fatto per rilanciare culturalmente Catania". E sulle prossime elezioni del prossimo Consiglio Regionale e sul balletto dei nomi dei candidati a Presidente, Venuti si dice "stufo e come lo sono io, ti assicuro lo sono molti siciliani".
Tornando alla musica non si può non chiedere al cantautore cosa accadrà dopo la reunion con Carmen Consoli in ben due occasioni: a Scalo 76 per cantare "Mai come ieri" (incisa nel 1998) e lo scorso dicembre a Catania per il concerto Musica antica. "E' stato molto bello ritrovare Carmen nel contesto del suo progetto Musica Antica. In questo ultimo periodo è sempre alla ricerca musicale delle radici siciliane e credo che in questo bisogna assecondarla. Se torneremo a cantare assieme? Perché no...".