Jovanotti: «Vasco? È come il Che»

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Frida07
00sabato 12 aprile 2008 09:21
E Fiorello canta «Un voto migliore»

Ospite a «Viva Radio 2» e Rossi telefona. Sulle note di un successo di Morandi una canzone dedicata ai politici

ROMA - «Vasco? Un comandante, anzi "il comandante"». Jovanotti, ospite di «Viva Radio2», il programma di Fiorello e Marco Baldini, si è esibito in un elogio sperticato del rocker nazionale, intervenuto a sorpresa in collegamento telefonico. «Ci sono due comandanti, Che Guevara e Vasco!» ha rincarato il cantante. Blasco ha confidato di essersi appena svegliato: «Io mi sveglio, poi faccio la lettura dei giornali, poi faccio palestra, poi innaffio i fiori del giardino, poi lavo la macchina e finalmente sono pronto per affrontare la giornata» ha ammesso Rossi. Fiorello, Vasco e Jovanotti hanno raccontato i rispettivi incontri.

GENIO - «Io arrivavo con un vespino truccato, Vasco mi incontrava e mi diceva "ehi Fiorello, fammi Ramazzotti". Io lo guardavo e lo facevo» ha ricordato il conduttore del programma. «Vasco è un vero genio - ha aggiunto Jovanotti -, ci ha cambiato la vita, la sua apparizione al Festival di Sanremo è stato il giro di boa della musica italiana. Prima era piena di parole e aveva un immaginario lirico, poi è arrivato lui con "Vado al massimo". Io ero davanti alla tv e mi è sembrato di vedere il mondo che cambiava». Gran finale con «Un senso»: la canzione del Blasco è stata cantata a tre voci.

VOTO - Non è mancato un richiamo alle imminenti elezioni politiche. Jovanotti ha lanciato un appello: «Ho visitato molti paesi dove non si vota e si sta peggio proprio dove non si può votare. Quindi andiamo a farlo». Dopo un rap che ha ripercorso le vicende italiane, l'autore di «Mi fido di te», il brano che apre i comizi di Walter Veltroni, ha detto che stasera sarà sul palco con il leader del Pd a piazza del Popolo a Roma per la chiusura della campagna elettorale. «Che faccio stasera? Sono stato invitato a Roma, in un posto grande con un sacco di gente».

LA CANZONE - Un messaggio ai politici arriva invece dai due conduttori del programma, Fiorello e Baldini: «Dalla lettera di San Paolo votante ai politici: "Un voto migliore"». Nell'ultimo giorno di campagna elettorale i due si sono lasciati andare sulle note di «Un mondo d'amore», brano reso celebre da Gianni Morandi nel 1967. Ecco il testo scritto per questo singolare appello ai politici alla vigilia del voto:
«C'è un grande foglio rosa/ dove nascono speranze/ che si chiamano elettori/ quello è il grande foglio elettorale/. Uno non tradirli mai, han fede in te/. Due non li deludere credono in te/. Tre non farli piangere, votano te/. Quattro non li abbandonare, ti cercheranno/. Quando avrai le mani in pasta e governerai/ per le cose belle ti ringrazieranno/ soffriranno per gli errori tuoi/. E tu ministro non lo sai/ ma se governi è grazie a noi/. Adesso chiedi un voto ma/ un voto ha i suoi comandamenti/. Uno non tradirci mai, votiamo te/. Due non ci deludere, crediamo in te/. Tre non farci piangere, votiamo te/. Quattro non farci restare tutti in mutande/ e al governo sentirai sulle spalle tue/ tutte le promesse, tutte le speranze/ di... un voto migliore». (ascolta l'audio). «E questa canzone se la devono attaccare con la calamita al frigo» ha concluso Fiorello.



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