Incesti, padre e figlio negano tutto

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Frida07
00sabato 28 marzo 2009 08:44

Torino, abusi su donne di famiglia

Una donna di 34 anni, di Torino, sarebbe stata stuprata dal padre e dal fratello. Quest'ultimo avrebbe violentato non solo la sorella ma anche le 4 figlie, alcune delle quali minorenni. I due uomini sono stati arrestati. Il loro avvocato ha riferito che entrambi negano ogni addebito. La 34enne, segregata per anni e costretta a subire a lungo le violenze del genitore, e le cugine sono state affidate a una comunità di recupero.

La vicenda ha inizio quando Anna, nome di fantasia, va con i genitori dalla Polizia a denunciare il fratello, sostenendo che l'avesse violentata per due volte quando aveva chiesto ospitalità dopo essere scappata proprio dalla casa del padre.

Segregata in casa
Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, si scopre che l'uomo, di 64 anni, ambulante di materiali ferrosi di origine foggiana, avrebbe abusato anche delle quattro figlie (di 6, 8, 12 e 20 anni), mentre il padre di Anna, 63 anni, venditore ambulante, abusava della figlia da almeno 25 anni. E' così venuta alla luce l'intera verità. Anna ha spiegato di come non abbia mai avuto una vita autonoma: costretta a lasciare la scuola in seconda media, ha vissuto in una camera senza luce elettrica, costretta a subire gli abusi del padre, dal quale ha provato alcune volte a scappare. Una prima volta accadde nel 1994,quando la ragazza si rifugiò a casa di uno zio. L'uomo andò a riprenderla e la costrinse a denunciare lo zio per abusi sessuali. Già allora proprio lo zio dichiarò che era la giovane a subire le violenze del padre. La vicenda venne archiviata perché un consulente della Procura giudicò inattendibile il racconto di Anna.

Violentata dal fratello
La seconda volta che la giovane scappò di casa, si rifugiò a casa del fratello e, di nuovo, il padre, forse temendo di essere denunciato, costrinse la figlia a sporgere denuncia contro il fratello. Da qui è partita la nuova indagine che ha portato in carcere i due uomini, accusati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti osceni in luogo pubblico, dal momento che alcuni abusi sarebbero stati consumati in macchina per strada. Vittima delle violenze anche una cugina che, giunta a Torino per lavoro e ospitata dagli zii, sarebbe stata poi stuprata.

Affidate a comunità
Anna e le sue cugine sono state affidate a delle comunità di recupero. La perizia medica sulla vittima ha evidenziato un "disturbo di personalità dipendente".

Ma loro negano tutto
Il legale di uno dei due accusati, l'avvocato Antonio Genovese, ha riferito che, dal carcere, entrambi continuano a negare tutto. L'avvocato Antonio Genovese si rivolgerà al tribunale del riesame e vaglierà gli atti per formulare, al più presto - ha annunciato - la richiesta di scarcerazione. L'indagato - ha riferito il suo legale - e' anche seriamente malato di diabete, e non riuscendo a camminare bene, ha richiesto in carcere una sedia a rotelle. I difensori dei due arrestati chiederanno l'incidente probatorio. L'avvocato Antonio Foti, difensore del figlio, chiederà anche la perizia psichiatrica su Laura, la principale accusatrice del padre e del fratello. "Sono certo dell'innocenza del mio cliente - ha detto il legale - probabilmente frainteso. E' possibile che sia lui sia il padre si siano rivolti anche con termini e modi pesanti e anche volgari nei confronti di alcune donne della famiglia, ma da questo a dire che le hanno violentate c'è una bella differenza".





tgcom
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