In passerella è l'ora dell'austerità

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giuggyna
00venerdì 23 gennaio 2009 16:17
Colori scuri, linee sobrie e modelli che si ispirano al mondo ecclesiastico. La settimana del pret-a-porter parigino per la prossima stagione fredda è all'insegna del rigore

Un modello della collezione
di Jean Paul Gaultier


Casto, austero e castigato in tuniche nere, con camicie abbottonate fino all'ultimo bottone e colletti stretti alla coreana: è questo l'uomo che sfila sulle passerelle di Parigi nella settimana della moda pret-à-porter per l'autunno-inverno 2009/2010 in programma dal 22 al 27 gennaio a Parigi.
Un convento come scenario per il suo defilè e linee sobrie per la collezione di Hugo Boss: sottili cravatte nere su camicie bianche e pantaloni molto morbidi. Anche Luis Vuitton , che ha scelto come location per la sfilata i locali delle ex pompe funebri della capitale francese ora trasformate in centro culturale, il '104', si è ispirato al mondo ecclesiastico: abiti dal colore discreto e micro motivi sui tessuti di lusso. La borsa è l'accessorio immancabile, tanto che se ne porta più di una allo stesso tempo.

Il Convento dei Cordeliers è il teatro della sfilata di Dries Van Noten, che veste il suo uomo con colori privi di aggressività - nero, grigio, cammello, verde e bordeaux.. - lunghi pull coordinati con i pantaloni o lunghi copriabiti dalle linee asciutte, senza eccessi, ma realizzati in tessuti lucidi. 

Una ventata di umorismo arriva con Jean Paul Gaultier, che evoca i gruppi musicali della Londra Anni 70, facendo sfilare i suoi modelli - uomini, donne e bambini - con parrucche afro nere, rosse e bionde. Il colore predominante è il nero in onore del neo presidente Usa, Barak Obama. Pantaloni a grandi scacchi, con tessuti dai riflessi metallici fanno capolino sotto cappotti morbidi. 
In passerella per Yohji Yamamoto scendono modelli di tutte le età, che indossano pigiama a righe sotto lunghi mantelli, grandi pull e pantaloni corti da portare sopra ad altri pantaloni.

Il 23 gennaio sono attese le collezioni di Kenzo, John Galliano, e Romeo Gigli. Sabato sfileranno tra gli altri Emanuel Ungaro e Hermes, domenica Lanvin e Paul Smith, lunedì Dior e martedì Givenchy. Cinque le new entry, due delle quali particolarmente attese: l'inglese Gareth Pugh, 27 anni, considerato dalla stampa britannica "una stella nascente della moda" che aveva incantato Parigi con gli abiti corazzati in nero e bianco dall'allure futurista, e l'americano Rick Owens, 46 anni, dallo stile glamour-grunge'che ha sedotto star come Madonna e Courtney Love. Altre novità, lo stilista belga Bruno Pieters per Hugo Boss e l'inglese Kim Jones oltre a Francisco Van Benthum. Sono 46 le sfilate in programma, il doppio rispetto alla stagione passata, "un calendario denso e inaspettato vista la crisi", ha detto il presidente della Federazione francese della moda Didier Grumbach. Per lui "le sfilate restano in ogni caso la miglior vetrina a livello internazionale".


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