I 70 anni di Maurizio Costanzo

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giuggyna
00giovedì 21 agosto 2008 17:08
"Sogno di interpretare Nero Wolfe"
''Diceva l'umorista Marcello Marchesi che l'importante è che la morte ci colga in piedi". Parola di Maurizio Costanzo che il 28 agosto compirà 70 anni. "Bisogna tener su la palla, essere sempre pronti a confrontarsi e a misurarsi con le novità". E' forse questo il segreto della sua lunga carriera che non accenna a fermarsi: tantissimi i progetti per il futuro: "Molto teatro, tv quanto basta e poi vediamo, perchè mi piace sempre cambiare''.


Ma il sogno di Costanzo è interpretare Nero Wolfe. Il teatro resta il gande amore del popolare conduttore, direttore artistico del Brancaccio, del Parioli e del Morgana a Roma, ma anche della Fondazione Teatro di Latina e del Festival di Todi, al via il 7 settembre. Tra i titoli, Costanzo cita il musical Portami tante rose.it, che firma con Enrico Vaime, interpretato da Valeria Valeri e da alcuni ragazzi di Amici di Maria De Filippi.

"Per il teatro - gli piace sottolineare - ho già scritto una ventina di commedie e musical, senza dimenticare le sceneggiature per il cinema. Ma tutti mi ricordano soprattutto come personaggio televisivo''. Proprio in quest'ottica di ''diversificazione'', Costanzo, che ha sempre avuto un'idea industriale del suo lavoro, ha ceduto alla moglie Maria le sue quote della Fascino srl (che realizza il Costanzo show e i programmi della stessa De Filippi).

''Miro a fare altro'', spiega. Ma al piccolo schermo non rinuncia: ''Terminato a maggio il lunghissimo contratto in esclusiva con Mediaset, farò ancora il Costanzo show, dal 30 settembre il martedì e il giobedì in seconda serata, e ho già un'opzione per rifarlo la stagione successiva''. Per il talk più longevo della tv italiana pensa ad alcune novità, come ''l'interattività e l'uso delle web cam''



Pronto inoltre un nuovo programma per Sky Vivo, dopo l'esperienza di Stella, intitolato Maurizio Costanzo raccontando: ''Lancerò da studio i servizi di attualità preparati dalla redazione''. Per Costanzo il talk show, che ha praticamente inventato nel 1976 con Bontà loro, avrà ancora vita lunga perchè, a suo dire "è lo specifico televisivo''.

Inutile chiedergli chi individua come suo erede: ''Mi piace molto Floris, che conduce molto bene Ballarò. Ma è bravo anche Santoro perchè ci mette la passione. E Mentana, che è anche sarcastico. Vespa? Ognuno declina il genere a modo suo''.

Come consulente del ministro per i Beni culturali Sandro Bondi, Costanzo sta anche ''studiando un'iniziativa di valorizzazione legata all'arte povera e al territorio'' e ''un progetto per il centenario del Futurismo'', che cade nel 2009.

La mia fortuna è stata aver fatto e continuare a fare quello che volevo fare a diciassette anni'', sottolinea. ''La piu' grande gioia? Un matrimonio che di fatto dura da diciotto anni, anche se con Maria siamo sposati da tredici, i miei due nipoti, Brando e Tito, e mio figlio Gabriele'', che ha adottato con la De Filippi.
''Il principale rimpianto? Gli anni che passano. A chi affiderei il testimone? Non c'è bisogno, chi vuole se lo prende. Ma smetterò di lavorare quando la gente non avrà più voglia di seguirmi''. Fra tanti impegni, Costanzo rilancia anche un sogno nel cassetto: ''Non farei certo un game nè un reality. Ma una sola serata di fiction sì: mi piacerebbe interpretare Nero Wolfe'', il mitico investigatore creato da Rex Stout e interpretato per la tv italiana da Tino Buazzelli tra il 1969 e il 1971
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