Sequestrati cinquantamila tagliandi taroccati
TREVISO (10 aprile) - Gratta, gratta, ma non vinci mai. Normale se i tagliandi sono finti. La Guardia di Finanza di Treviso ha concluso un'operazione di servizio nel settore delle lotterie istantanee sequestrando 50 mila tagliandi, esposti tra quelli legali in rivendite di tabacchi, bar ed edicole.
Sono 16 le persone denunciate per truffa aggravata nei confronti dello Stato, esercizio abusivo di attività di gioco e frode in commercio. Le Fiamme Gialle hanno individuato la stamperia ed accertato la riproduzione illecita di altri 8 milioni e 400 mila biglietti falsi sequestrando il software ed i clichè utilizzati per la realizzazione degli stessi. Il profitto illegittimo è stato quantificato in 6 milioni di euro lucrati a danno di centinaia di migliaia di avventori sapientemente raggirati.
Le indagini hanno consentito di rilevare che in bar, rivendite di tabacchi ed edicole di tutto il nord-est venivano venduti dei tagliandi del tutto simili a quelli posti in vendita dalla lotteria istantanea dei Monopoli di Stato denominata «gratta e vinci» ma che, per modalità di vendita e promessa dei premi, erano realizzati in modo tale da ingannare gli ignari acquirenti. Partita da Treviso, l'indagine si è dapprima estesa al bellunese per poi giungere in Lazio ed in Trentino.
I biglietti sequestrati, riportanti i nomi più disparati («Asso - Cavallo - Regina - Re», «Coppe - Bastoni Spade - Denari», «Cuori - Quadri - Fiori - Picche», «Mega Bottino», «Telefona e Vinci» e «Pozzo Dei Desideri»), erano posti in commercio accanto a quelli legali, a prezzi che variavano da 1 a 5 euro e preferiti, nella vendita, da parte dei negozianti, a questi ultimi.
IlMessaggero.it