Lo sottolinea il Procuratore di Napoli
Il procuratore di Napoli Giovan Domenico Lepore nega che gli agenti inviati al Policlinico per indagare su un caso di gravidanza interrotta abbiano avuto un comportamento irregolare. "Al momento non è comunque emersa alcuna irregolarità'', ha spiegato Lepore. L'intervento, che ha portato al sequestro del feto, è scaturito da una denuncia anonima, proveniente con molta probabilità dall'interno della struttura ospedaliera.
La Questura fa sapere quindi che "l'intervento presso il reparto di Ostetricia del Nuovo Policlinico è avvenuto nel rispetto delle leggi e mettendo in pratica le disposizioni della magistratura. Il nostro intervento - riferiscono fonti della Questura - segnalato da una telefonata è stato doveroso ed eseguito con modalità molto precise e si è svolto con l'ausilio di personale femminile".
Dalla Questura fanno notare poi che della vicende "è stato informato il pm di turno, che gli agenti hanno operato in conformità alle disposizioni del magistrato, ponendo in essere adempimenti, quali assunzioni di formali informazioni e il sequestro del feto, come richiesto dal pm".
Il tutto, quindi, "è avvenuto nella piu' totale correttezza".
Intanto, l'autopsia del feto verrà eseguita giovedì su ordine del pm della Procura di Napoli Vittorio Russo. L'esame dovrebbe chiarire una volta per tutte se il corpicino era affetto dalle gravi malformazioni che hanno poi consentito l'aborto della donna di 39 anni, eseguito tra la 20° e la 21° settimana di gestazione. Il pm ha spiegato che all'all'autopsia prenderà parte anche un esperto in malformazioni". Per il momento non ci sono indagati.
Dopo l'autopsia si deciderà se interrogare la donna che ha abortito ma è chiaro che, se l'esame dovesse confermare cio' che è emerso in base alla documentazione acquisita al Policlinico, il caso potrebbe anche ritenersi concluso.