Ferilli torna con Anna e i cinque

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giuggyna
00lunedì 29 settembre 2008 18:57
"Un progetto molto vicino a me"
Dal 30 settembre su Canale 5, Sabrina Ferilli torna in una serie in 6 puntate, Anna e i cinque, con Raul Cremona, Franco Castellano, Riccardo Garrone, Pierre Cosso, Jane Alexander e Barbara Folchitto, solo per citarne alcuni. Regia di Monica Vullo. Tratto dalla serie spagnola Ana y los Sietes, il lavoro è stato rivisitato in chiave italiana dal produttore Rosario Rinaldo. "Nel film ho avuto modo di mettere molto di me nel personaggio di Nina".


La storia parla di Anna Modigliani, nome d’arte Nina Monamour (Sabrina Ferilli), che è la stella che illumina le notti del Chicago, il locale milanese dove si esibisce ogni sera come stripteuse. Dopo anni di faticoso lavoro ha deciso di rilevare la licenza del locale insieme al fidanzato-impresario Tony (Raul Cremona), lo showman del Chicago che per lei farebbe qualsiasi cosa. Tony spera in un colpo di fortuna che gli permetta di saldare il suo debito con il Secco (Franco Castellano), un balordo di mezza tacca che ha comprato il night club con la speranza di guadagnarsi così le attenzioni di Anna. Ma ancora una volta Tony punta su quello sbagliato e ad Anna non resta che rimboccarsi le maniche: deve tirar fuori dai guai il fidanzato.

Anna è perfino disposta a smettere i panni della spogliarellista e indossare l’abito ben più castigato dell’istitutrice, facendosi assumere come tata a casa di Ferdinando Ferrari (Pierre Cosso), un affascinante uomo d’affari. Questo è l’unico modo per mettere insieme la somma che potrebbe garantirle la licenza del locale, dove lavorano anche i suoi amici più cari: la cameriera Sharon (Barbara Folchitto), la sarta Gina (Paola Tiziana Cruciani) e il barman Sax (Yari Gugliucci). Una commedia che ha subito affascinato la Ferilli. "Ho scelto questo progetto - spiega infatti entusiasta - perché lo sentivo nuovo e molto vicino a me, anche perché non sono portata, per caratteristiche fisiche, per i generi polizieschi". E poi, è un lavoro che s’inserisce in un genere che da qualche anno ormai vede la Ferilli protagonista. "Negli ultimi tre anni ho scelto la commedia, generi brillanti, allontanandomi dai ruoli drammatici interpretati nel passato".

Insomma, una sorta di favola moderna che rompe con tutti i polizieschi o i medical che impazzano sugli schermi. Forse per questo, l’altro protagonista indiscusso, Pierre Cosso, ha deciso di ritornare sullo schermo dopo 5 anni di latitanza. Ed è un po’ fiabesco anche il modo in cui l’attore francese è stato contattato dalla regista Monica Vullo. "Ero sulla mia barca - spiega Cosso - in Polinesia con mio figlio. Ho trovato una mail che mi chiedeva di lavorare in questo progetto. Avevo deciso, 5 anni fa, di mollare tutto e fare il giro del mondo con la mia barca a vela e invece eccomi qua. Ho tolto il costume da bagno e ho ripreso la cravatta perché l’idea mi ha affascinato molto". Ma, non nasconde la sue difficoltà davanti alla macchina da presa. "Ho sofferto durante questo film - aggiunge ancora Cosso - soprattutto perché la mia lettura del personaggio era troppo pesante. Monica mi ha insegnato ad alleggerire molto il personaggio. E’ un vento fresco questa commedia che mi ha dato molto".
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