Jolie torna diretta da Clint Eastwood
Torna Angelina Jolie in un emozionante e provocatorio film drammatico basato su un fatto di cronaca che trasformò per sempre la città di Los Angeles. "Changeling", diretto da Clint Eastwood e che vede tra i protagonisti anche John Malkovich, narra la storia di una donna dallo spirito irriducibile che mise in ginocchio un intero distretto di polizia corrotto introducendo una nuova era di dignità e di eguaglianza nel rispetto della legge.
Dopo l'eroina tutta azione ed effetti speciali di "Wanted", Angelina torna sul grande schermo con un personaggio forte e una storia vera dal forte impegno sociale. Con altri due film pronti a uscire nel 2009 e i due del 2007 ("La leggenda di Beowolf" e "A mighty heart"), viene da chiedersi come faccia la signora Pitt a tenere un simile ritmo cinematografico facendolo coincidere con i viaggi umanitari e le gravidanze.
"Changeling" è ambientato nella Los Angeles del 1928. E' lì che una madre nubile, Christine Collins (Angelina Jolie) si trova a dover fronteggiare il peggior incubo di qualunque genitore: la scomparsa del figlio. Le lunghe ed estenuanti ricerche del piccolo Walter, che sembra sparito senza aver lasciato traccia, non portano a nulla finché, cinque mesi dopo, un bambino, che afferma di essere Walter, viene riconsegnato alla polizia che non vede l'ora di sfruttare l’ondata di popolarità che seguirà al ricongiungimento della madre col figlio. Stordita dalla confusione di poliziotti, reporter e fotografi e sopraffatta da un insieme di emozioni contrastanti, Christine accetta di riprendersi il ragazzo pur sapendo, nel profondo del cuore, che quel bambino non ha nulla a che fare con suo figlio.
Nei vari tentativi per convincere la polizia a riprendere le ricerche del figlio, Christine si rende conto che, nella Los Angeles dell'era del Proibizionismo, le donne non sfidano il sistema e si limitano a raccontare la loro storia. Tacciata di paranoia e infermità mentale, trova un alleato nel reverendo Gustav Briegleb (John Malkovich), attivista della comunità presbiteriana locale, che la aiuta a trovare risposte alla scomparsa del figlio.
Una storia vera e scioccante che ha subito convinto i produttori Brian Grazer e Ron Howard (quello de "Il codice da Vinci") a portarla sullo schermo affidando il progetto a un monumento del cinema hollywoodiano come Clint Eastwwod. Della Jolie Eastwood dice che "è unica. Mi ricorda le attrici degli anni '40, l'epoca d’oro del cinema, come Katharine Hepburn, Ingrid Bergman, Bette Davis, Susan Hayward e le altre. Erano tutte così particolari, avevano una presenza straordinaria. Angelina è una grandissima interprete". Il film è stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes e uscirà nella sale italiane il 17 novembre.