A Venezia la Portman regista

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giuggyna
00sabato 23 agosto 2008 18:43
Col suo debutto apre "Corto Cortissimo"
Sarà Natalie Portman, con "Eve", ad aprire a settembre il primo dei tre programmi di "Corto Cortissimo", il concorso internazionale di cortometraggi, della 65.ma Mostra del cinema di Venezia. Il film, esordio nella regia della giovane attrice che sarà fuori competizione, ha per protagonisti Lauren Bacall e Ben Gazzara, mette in scena in commedia le schermaglie amorose della terza età.

La rassegna è curata da Stefano Martina con la collaborazione di Giuliana La Volpe. A chiudere, sempre fuori concorso, un altro statunitense, "Jarred" di Martin Gaiss. All'Italia sarà dedicato il 4 settembre un evento speciale non competitivo, di cui fanno parte i documentari "Il colore della Bassa" di Giuseppe Morandi e Gianfranco Azzali, "Managua Boxing" di Frediana Fornari e "Un canto lontano" di Alberto Momo, e il corto di fiction e animazione "Alba" diretto da Giorgia Farina.

Le produzioni americane in gara sono "The Butcher's Shop", rilettura di Philip Haas, tra cinema e videoarte, di un dipinto del pittore cinquecentesco Annibale Carracci e "1937", il kammerspiel degli italiani Giacomo Gatti e Francesco Carrozzini, ambientato nel Chelsea Hotel di New York. Inoltre, quest'anno nella sezione, le cui opere verranno valutate da una giuria presieduta da Amos Poe, c'è il debutto del Vietnam, con "Khi toi 20" di Phan Dang Di, che, insieme al neorealistico Wode del cinese Hui Liu, rappresenta l'Asia. E' messicano invece "Tierra y pan", firmato da Carlos Armella, già collaboratore di Alejandro Gonzalez Inarritu.

Tra i Paesi europei i più presenti sono la Francia, il Regno Unito e il Belgio, con due film ciascuno. Da Oltralpe arrivano "Corpus/corpus" di Christophe Loizillon e Dix, rappresentazione in 3D delle ossessioni di un individuo affetto da manie compulsive, diretto dal collettivo artistico Bif. Dalla Gran Bretagna provengono la documentaristica immersione nel disagio mentale di "I'm In Away From Here" di Catriona McInness, e la favola pseudo-fantascientifica di "The Stars Don't Twinkle In Outer Space" di Peter Thwaites.

Sono belgi invece il pamphlet "De onbaatzuchtigen" del fiammingo Dejaegher Koen e "Noces de cendres", vicenda di elaborazione infantile del lutto diretta da Pierre Eden Simon. L'olandese Joost van Ginkel in "Zand", fotografa una vicenda di abusi domestici. Unica commedia in competizione, la black comedy ungherese "Vacsora" di Karchi Perlmann. In programma, fra i corti scelti fra oltre 1400, ci sono, fra gli altri, anche: il dramma bellico venato di misticismo "Teine tulemine" dell'estone Tanel Toom; lo svedese "Logner" di Jonas Odell; lo svizzero-bosniaco "Ich traume nicht auf Deutsch" di Ivana Lalovic; "Every Breath You Take" dello sloveno Igor Sterk e il danese "Vi der blev tilbage" di Martin De Thurah, epopea su un gruppo di ragazzini impegnati a salvare il mondo da una epidemia di tristezza.
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