Antefatto: me ne stavo bel bella alla BD in attesa di romper le cosiddette al buon Rigano, quando vedo lì accanto un tizio che sta producendo dei disegni notevolmente belli... scoprire che si trattasse di Andrea Mutti (anche perchè c'era scritto) e comprare i due cartonati che aveva davanti è stata cosa rapida e più o meno indolore mentre vederglieli abbellire e dedicare è stato meno veloce ma decisamente gradevole
La Matrioska
di Saimbert - Mutti - Bussacchini
Se doveste organizzare un furto pericoloso e difficile, che genere di persone vorreste nella banda?
Come il cinema (da I soliti ignoti in poi) ci insegna, non c'è niente di meglio di un gruppo di disperati che non hanno nulla da perdere... lo sa anche La Gorgone, notissimo criminale inafferrabile e sempre mascherato, che mette insieme 5 uomini finiti per un colpo impossibile: svaligiare la Matrioska, l'istituto bancario meglio protetto al mondo
Chi racconta la storia, partendo dalla fine ingloriosa quanto sanguinosa dei rapinatori e procedendo a ritroso seguendo il filo dei suoi pensieri, è William, ex hacker reduce da 7 anni di carcere per aver nascosto la frode contabile di un amico cancellando gli archivi della sua società mentre l'amico suddetto lo cornificava con la sua donna
Durante la lunga preparazione del colpo, William fa amicizia e ospita a casa sua Alex, ex killer al soldo del padrino Calabrese, tutt'ora inseguito dai suoi uomini per essersi portato a letto Faby, la moglie (anche lei finita per niente bene)
Gli altri due membri della banda sono Karl, saldatore sottomarino che, licenziato dopo aver contratto la poliartrite, ha pensato bene di fare una strage di dirigenti e Angelo, la cui cocaina tagliata non troppo bene, gli ha rovinato la reputazione e il mercato (c'era anche Freddy, ma è rimasto vittima di La Gorgone per eccesso di insubordinazione)
A concludere l'elenco dei comprimari, Polkoff e Melevil, poliziotti, quelli che avrebbero il ruolo dei buoni se questa fosse una storia a lieto fine... ma, visto che non lo è, i due sono del genere cinico & violento: il primo sopravvive a un cancro, ossessionato dalla cattura di La Gorgone e si fa strada con metodi niente affatto ortodossi, come pure il suo collega, che a questi aggiunge una vena di untuosità e leccaculismo
E questo è, più o meno, quanto: in questo primo volume, oltre a vedere l'epilogo della storia e la descrizione della Matrioska, assistiamo principalmente agli eventi che hanno disastrato la vita dei protagonisti, il tutto intervallato dalle fasi che precedono la rapina vera e propria.
Il metodo narrativo, ovvero un enorme flashback dentro cui si concatenano altri flasback, ricordi e racconti, sarebbe candidato alla confusionarietà (anf anf) se non fosse che è gestito strabene, in modo da lasciare che gli eventi (grazie anche a una certa quantità di didascalie) vadano a comporre un quadro di cui già si conosce la fine ma non il perchè della stessa mentre i dialoghi mancano un tantino di spontaneità, come se ogni personaggio fosse consapevole del suo ruolo di relitto e si comportasse di conseguenza
Insomma, c'è un senso di fallimento, di sporco, di grigiore che percorre tutta la storia e disegni e colori lo sottolineano con maestria nei volti, nei luoghi, nelle espressioni con un tratto volutamente indefinito e sporco, in alcuni punti quasi sfuggente, toni scuri e ombre pesanti quel tanto che basta per far intuire la rovina che incombe
[Modificato da LK 06/11/2004 16.10]