"Sacrilego non sfilare", ha detto
"E' un'emozione fortissima, tra le più forti della mia vita. Ma, al di là delle vicende personali, per il clima che si respira, sarebbe stato un sacrilegio non sfilare". Sono le prime parole del portabandiera azzurro Antonio Rossi subito dopo la chiusura della sfilata della squadra olimpica italiana nella cerimonia d'apertura dei Giochi di Pechino 2008.
"E' stato sacrosanto sfilare, prometto una grande Olimpiade sul piano dell'impegno e anche dei risultati, perché quello dell'Italia è un gruppo meraviglioso: ma prometto anche che al nostro ritorno daremo la nostra immagine a sostegno della causa dei diritti umani", ha detto il canoista lecchese.
Sono stati 314 gli "azzurri" che hanno sfilato, ma solo 210 quelli che da sabato cominceranno l'avventura sui campi di gioco. Dietro al bello della canoa, il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, e il vicepresidente vicario del Coni, Riccardo Agabio.
Il grigio-argento, mischiato al bianco e blu delle divise, ha dato il tocco italiano alla sfilata durante la quale tutti si sono stretti intorno a Rossi.