[Olimpiadi] Pechino: il Tas boccia la Fifa

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giuggyna
00mercoledì 6 agosto 2008 18:29
Club non obbligati a mandare giocatori

Le società di calcio possono trattenere i calciatori Under 23 e non sono tenute a cedere i loro tesserati alle Nazionali che partecipano al torneo olimpico di Pechino 2008. Lo ha stabilito il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) che ha accolto i ricorsi presentati da Barcellona, Werder Brema e Schalke 04. Le 3 società si erano rivolte al Tas per protestare contro la convocazione di 3 giocatori: Leo Messi, Diego e Rafinha.


Il Barcellona, dopo un lungo braccio di ferro, ha infatti lasciato partire l'argentino Leo Messi. In precedenza, Werber Brema e Schalke avevano assistito alla partenza dei brasiliani Diego e Rafinha. I club hanno ripetutamente evidenziato che il torneo olimpico maschile non fa parte del calendario internazionale stilato dalla Fifa.

Nonostante questo, però, lo scorso 30 luglio, la federcalcio mondiale ha ribadito l'obbligo di liberare gli Under 23 in vista delle Olimpiadi. Oggi la bocciatura con la sentenza che recita ''le società di calcio non hanno alcun obbligo di concedere i giocatori alle Nazionali olimpiche'', come invece sostenuto dalla Fifa.

Il Tas ha però esortato le parti ''a trovare una soluzione ragionevole alla vigilia dell'inizio del torneo olimpico di calcio''.

Blatter: "Lasciateli andare"
La Fifa è "sorpresa e dispiaciuta" per la decisione del Tas. Lo ha detto Joseph Blatter, prima di lanciare un invito alle squadre: "Lasciate andare i giocatori alle Olimpiadi. Sarebbe un atto di solidarietà in perfetta armonia con lo spirito olimpico. Sarebbe splendido per i giocatori, i tifosi e per il gioco stesso", ha aggiunto il presidente della Federcalcio in un messaggio spedito ai tre club che adesso, se vorranno, potranno richiamare Rafinha, Messi e Diego. "L'opinione della Fifa non è cambiata - ha sottolineato Blatter -. Il torneo olimpico è un'occasione unica per i giocatori e mi dispiace che il Tas non abbia preso in considerazione questo spirito olimpico".

Il ct dell'Argentina: "Messi gioca con noi"
"La sentenza del Tas? Messi mi ha detto che intende rimanere qui con noi, e lo farò giocare contro la Costa d'Avorio". Lo ha detto il ct dell'Olimpica dell'Argentina, Sergio Batista. Mentre il Brasile non sa ancora come regolarsi per Diego e Rafinha, l'Argentina decide di andare comunque al "braccio di ferro". "Io non voglio intromettermi in questioni legali - ha detto ancora Batista - però so una cosa: Messi continuerà a giocare con noi finché l'Argentina rimarrà in lizza nel torneo di calcio delle Olimpiadi".

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