[Olimpiadi] Nuoto, oro per la Pellegrini

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giuggyna
00mercoledì 13 agosto 2008 21:09
Olimpiadi, ha vinto i 200 stile
Dopo la deludente prova nei 400 metri stile libero, Federica Pellegrini si è riscattata vincendo la medaglia d'oro olimpica nei 200 metri stile al termine di una gara pazzesca. L'azzurra, che ha chiuso in 1:54.82, ha infatti anche battuto il record del mondo. Alle spalle della Pellegrini, secondo posto e medaglia d'argento per Sara Isakovic (1'54"97) e terzo posto per la cinese Pang Jiayimg (1'55"05).

Questa volta Federica ce l'ha fatta. Non ha tradito, non ha mollato un metro e si è portata a casa il suo oro. Il tutto al termine di una gara quasi perfetta in cui la Pellegrini ha lasciato alle avversarie solamente i primi 50 metri per poi cominciare la sua risalita inarrestabile e chiudere con il nuovo primato mondiale. Sfondando il muro dell'1:55, come dice subito dopo la gara, e regolando due avversarie, la Isakovic e la Pang Jiayimg, come lei capaci di nuotare al di sotto del precedente record del mondo.

Federica si è rifatta, ha spento i fari sulla delusione dei 400 e, giustamente, adesso si gode il suo successo. Quattro anni dopo l'argento di Atene: "Non sono commossa, sono contenta - ha detto l'azzurra -. La medaglia la dedico soprattutto a me stessa perché dopo i 400 metri non ho perso la speranza. Volevo l'oro e ci sono riuscita".

E ancora: "Il record del mondo e l'oro sono le due cose a cui tengo di più. Nei 400 non sono riuscita a dimostrare il mio valore a causa di una gara gestita male e qui ho seguito solo il consiglio di Alberto Castagnetti (il Ct della nazionale, ndr) di seguire l'istinto e andare... Le motivazioni? Le ho trovate subito dopo i 400, avevo voglia di rifarmi". Infine, con la medaglia al collo, Federica un po' si scioglie: "Pesa questo oro, non ho ancora capito cosa ho fatto. Anzi sì, una cosa l'ho capita: sono riuscita a far cantare alla gente l'inno italiano"

DELUSIONE MAGNINI NEL GIORNO DEI RECORD
Diverso, ovviamente, lo stato d'animo di Filippo Magnini, fuori dalla finale dei 100 al pari del compagno Galenda. "Peccato, perché per poco non sono entrato in finale - ha commentato Magnini a fine gara -. Comunque non ero in grande forma, faticavo a essere veloce e a stare con gli altri". Gli altri, già, che sono andati come treni: due semifinali e due record del mondo. Prima Alain Bernard, capace di nuotare la sua semifinale in 47.20. Subito dopo, nell'altra semifinale, quella di Magnini, ecco Sullivan e il suo 47.05. Tre gare, con quella di Federica, e tre record, cui, a fine mattinata se ne aggiungeranno altri tre: prima il solito Phelps (1:52.03 che vale l'oro) nei 200 farfalla. Poi la Rice, altro fenomeno da piscina, nei 200 misti (2'08"45), quindi ancora Phelps (quinto oro e quinto record in altrettante gare), questa volta con mostruosa staffetta 4x200 degli Stati Uniti. Il tempo 6'58"56 (precedente 7'03"24) è stato sufficiente per tenere lontanissime la Russia (7'03"70) e l'Australia (7'04"98). E qui l'ultima medicina amara per Magnini, strepitoso nell'ultima frazione, ma non sufficiente all'Italia per prendersi il bronzo. Il quarto posto, in una giornata così, è un boccono che non va giù davvero.

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