Secondo trionfo italiano di giornata
Seconda medaglia d'oro di giornata per l'Italia: la vince Andrea Minguzzi, esordiente alle Olimpiadi, nella lotta greco-romana categoria 84 chili. Minguzzi ha battuto in finale l'ungherese Fodor, sconfitto 3-1 grazie a uno spettacolare proiezione durante la terza ripresa. Era dal 1988, quando Vincenzo Maenza bissò il successo di Los Angeles, che la lotta azzurra non conquistava il gradino più alto del podio ai Giochi.
Dopo un primo incontro abbastanza agevole contro il francese Melonin Noumonvi, Minguzzi aveva dovuto superare l'handicap di un sorteggio terribile: prima il campione olimpico in carica, il russo Aleksey Mishin, poi lo svedese di origine armena Ara Abrahamian, argento ad Atene. Un combattimento dietro l'altro, contro i più forti. Fino alla conquista dell'oro, che corona un anno straordinario per il poliziotto di Castel San Pietro.
La premiazione, poi, è stata macchiata da un gesto grave, antisportivo proprio di Abrahamian, che, non appena ricevuto la medaglia di bronzo, l'ha scagliata a terra allontanandosi poi dal podio. Un gesto di protesta per la decisione arbitrale che, a sua opinione, l'ha penalizzato contro Mingozzi. Ancora prima degli inevitabili fulimini del Cio e della federazione internazionale, verrà punito dal disgusto di chi, davanti ai televisori di tutto il mondo, stava scoprendo, magari per la prima volta, il mondo della lotta greco-romana.
"I SOGNI SI POSSONO AVVERARE"
"Se sogni tanto alla fine i desideri si avverano". Andrea Minguzzi e' molto felice per l'oro conquistato nella lotta alle Olimpiadi di Pechino e racconta gli ultimi istanti della sua gara. "Negli ultimi 30 secondi sapevo che dovevo provare quella mossa, ho avuto un attimo e l'ho sfruttato. Sono venuto a Pechino per una medaglia ma non mi aspettavo l'oro".