[Olimpiadi] Canoa, la Idem è d'argento

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giuggyna
00sabato 23 agosto 2008 20:06
Battuta allo sprint nel K1 500 olimpico
Josefa Idem ha vinto la medaglia d'argento nel K1 500 all'Olimpiade di Pechino. L'azzurra è stata protagonista di un'incredibile volata che l'ha vista chiudere alle spalle dell'ucraina Inna Osypenko-Radomska per soli 4 millesimi di secondo. Decisivo è stato il fotofinish. Terzo posto per la tedesca Katrin Wagner-Augustin. Per la Idem, 44 anni, si tratta della quinta medaglia ai Giochi.


E' stata una gara bellissima, con Josefa che è partita inizialmene lenta e via via ha recuperato sulle altre andando in testa nei secondi 250 metri. Sembrava fatta per l'azzurra, alla sua settima Olimpiade, e invece la Osypenko a sua volta ha recuperato ed ha ripreso la Idem proprio sulla linea.

Il fotofinish ha infatti mostrato quanto le due barche fossero pressoché sulla stessa linea: davvero pochissimi centimetri se si trattasse di una pista di atletica, e l'oro sarebbe stato dato ex aequo, mentre in acqua ecco per l'appunto la differenza di soli 4 millesimi e quindi la differenza nella medaglia.

Un'inezia davvero, ma è quel tanto che ha tolto alla forte atleta azzurra di origine tedesca la soddisfazione di un altro oro olimpico dopo quello di Sydney e la quinta medaglia totale dopo il bronzo a Los Angeles 1984 (con la Germania), il bronzo ad Atlanta 1996 e l'argento ad Atene 2004.

Josefa: "Che peccato, ma forse vado a Londra"
"Ho dato il massimo, non ricordo niente dalla gara, ero troppo concentrata. Però, mi dispiace per quei quattro millesimi che mi hanno negato l'oro". Così Josefa Idem ha commentato il suo argento. "Io mi considero una persona normale, sono anzi timida - ha proseguito - . Sono contenta per quest'argento. I miei figli volevano sentire l'inno italiano, ma non ho potuto accontentarli, né posso dir loro che sarà per la prossima volta". Sul futuro: "L'anno prossimo penso di gareggiare ancora, poi non lo so". Ma aggiunge: "Continuare fino al 2012? Perché escluderlo. E' come quando partorisci: maledici il dolore, ma poi il figlio in braccio ti dà la voglia di un altro bambino. Così è per la medaglia e le Olimpiadi''.

La polemica:
"Abbiamo un membro nella federazione internazionale, che avrebbe potuto farsi avanti per chiedere se non era il caso di dare un ex aequo, ma sono cose che non sono successe e va bene così" ha detto l'azzurra a Casa Italia. Il riferimento di Josefa Idem è a Francesco Conforti, presidente della federazione europea di canoa e uno dei membri dell'Esecutivo dell'Isf, la federazione internazionale. ''I millesimi nell'atletica e nel nuoto non esistono, in questi casi si dà l'ex aequo: abbiamo un membro nella federazione internazionale, che avrebbe potuto farsi avanti per chiederlo''.

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