Lo spagnolo cerca soluzioni alternative
Se Hamilton si nasconde e la Ferrari sembra avviata a un'altra stagione da protagonista, la faccia cupa di questi test di Montmelò sembra essere quella di Fernando Alonso. Lo spagnolo, rientrato in Renault, non è ancora riuscito a colmare parte del divario dai top team, fino a pensare di poter essere competitivo. L'ultima sessione spagnola, che partirà lunedì, vedrà una R28 rivoluzionata, secondo le indicazioni del pilota.
A dire il vero, la Renault ha fatto passi da gigante anche in questi mesi di lavoro. Se in configurazione da qualifica sembra ancora lontana anni luce dalle prestazioni delle altre due scuderie (Ferrari e McLaren), in assetto da gara si è riavvicinata e ha ritrovato una competitività smarrita nella scorsa stagione, quella senza Alonso al volante. Eppure, la crescita della R28 non deve aver soddisfatto completamente il pilota spagnolo, se non più tardi di una settimana fa aveva candidamente ammesso che l'obiettivo, stando così le cose, era cercare di raggiungere la Williams per battagliare per il quinto posto. Parole che sembravano un 'de profundis' per le ambizioni di Briatore e dello stesso Alonso, che però non ha certo smesso di lavorare per migliorare le proprie prestazioni.
Una leggenda, che tanto leggenda non è, vuole il pilota di Oviedo abilissimo nell'agire sulla monoposto. Una sorta di ingegnere, in grado di influenzare le scelte del settore dedicato allo sviluppo della vettura. Fisichella ha sempre lamentato, negli anni in cui lo ha avuto come compagno di team, il fatto che la macchina fosse fatta su misura per l'asturiano, segnale inequivocabile della fiducia riposta dai meccanici e dagli stessi ideatori della Renault nelle indicazioni fornite dalla prima guida. Anche in questa seconda avventura francese, Alonso starebbe lavorando nel medesimo modo, cercando la configurazione giusta per sfruttare al meglio le proprie doti di guida. Da lunedì, infatti, la R28 monterà nuove sospensioni chieste dal 'figliol prodigo' rientrato all'ovile: componenti più 'dure' e adatte ai bruschi input dati dallo spagnolo in fase di curva. Non sarà la panacea di tutti i mali e le debolezze strutturali di una vettura che minaccia di avere bisogno di vari interventi invasivi durante la prima parte della stagione, ma tutti aspettano con ansia di capire se l'Ing. Fernando ha visto giusto anche questa volta.