  03/05/2009 15:03 |
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"Sette giorni senza scosse poi rientri"
"Il 10 settembre inizieremo a consegnare le case, cercheremo di abbreviare i tempi ma mettiamo in conto possibili ritardi". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi nel corso della conferenza stampa al termine della riunione sull'emergenza terremoto in Abruzzo. "Le tende - ha aggiunto il presidente del consiglio - sono comunque già dotate di sistema di riscaldamento".
"Almeno una settimana senza scosse": è questo il tempo minimo necessario affinché le persone se la sentano di rientrare nelle abitazioni che sono agibili. Lo dice il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione sul terremoto in Abruzzo. "Le persone non rientrano perché c'è una ragionevole paura", spiega infatti il premier che aggiunge: "Sono 300 le chiese inagibili, 251 assolutamente inagibili e 47 temporaneamente inagibili".
"Abbiamo fatto una sfida che qualcuno ha definito mission impossible: alloggiare in case vere e arredate le 12-13 mila persone che hanno avuto le case distrutte". Dice ancora Silvio Berlusconi. "Abbiamo individuato 14 aree - spiega il Premier - Non si tratta di nessuna new town. Sotto questi edifici saranno realizzate delle piattaforme antisismiche in cemento armato sopra le quali sarà possibile costruire. Abbiamo lanciato una sfida alle varie associazioni di costruttori per avere delle case in meno di 6 mesi". Berlusconi poi aggiunge con una battuta: "Qualcuno ha scritto un libro: 'Io speriamo che me la cavo'. E che Dio ci aiuti".
Il G8 nella caserma della GdF
L'incontro e le manifestazioni previste per il G8 "si terranno tutte all'interno della cittadella (di Coppito a L'Aquila, ndr) nella sede della scuola della Gdf, dove ci sono anche dei miglioramenti logistici rispetto a La Maddalena". Lo afferma il presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi ha sottolineato che la scelta della caserma nella località Coppito a L'Aquila "permetterà un risparmio anche per le misure di sicurezza rispetto a quanto avremmo dovuto investire" per la località sarda.
"Anche i giornalisti potranno assistere lì al G8 e non a distanza come avvenuto in Scozia o in Giappone - aggiunge Berlusconi - a Tokyo, ricordo, ho impiegato un'ora per raggiungere il centro delle conferenze". Il premier ribadisce che "la Sardegna sarà ricompensata, i lavori li termineremo come se il G8 dovesse tenersi lì; molto probabile che sia il G8 per l'Ambiente ma è certo che si tratti di incontri bilaterali con importanti interlocutori internazionali".
tgcom |
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