24/03/2009 09:10 |
|
|
Catanzaro, accusa di falso e corruzione
Quarantotto lauree in giurisprudenza sono state sequestrate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta sui presunti esami venduti all'Università Magna Grecia. Le persone a cui sono state sequestrate le lauree sono indagate a vario titolo di corruzione, falso in atto pubblico, falso per induzione, soppressione e distruzione di atti ed esercizio abusivo della professione forense.
Tra i 48 destinatari del provvedimento di sequestro di lauree emesso dalla Procura di Catanzaro ci sono anche avvocati che esercitano la libera professione. Si tratta di una decina di persone e sono iscritti a diversi ordini della Calabria e anche in regioni del nord dell'Italia. Ci sono poi 25 praticanti avvocati mentre altre tredici persone svolgono una professione che non riguarda l'attività forense.
La Procura della Repubblica ha provveduto a segnalare agli ordini professionali i nomi di coloro che risultano indagati nell'inchiesta e ai quali è stato sequestrato il titolo di studio. L'inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, è iniziata nel 2007 ed ha portato già alla condanna a tre anni di reclusione per un funzionario dell'Ateneo Magna Grecia di Catanzaro, Francesco Marcello, accusato di aver ricevuto somme di denaro in cambio della falsificazione dei libretti universitari. Nel settembre dell'anno scorso, inoltre, la Procura ha sequestrato altre tredici lauree che, dopo il patteggiamento degli indagati, sono state confiscate.
tgcom |
|
|