|
Sassari, accusati di violenza razzista
Undici giovani sono stati arrestati dai carabinieri ad Alà del Sardi, nel Sassarese, per un raid razzista contro tre romeni compiuto il 14 febbraio scorso. La banda aveva fatto irruzione nella casa degli immigrati e, dopo aver picchiato un uomo e minacciato una donna con un coltello, aveva devastato l'appartamento. Le accuse a loro carico sono di violenza razzista, violazione di domicilio, danneggiamento, violenza privata e illecito porto d'armi.
Sono tutti ritenuti responsabili di un raid a sfondo razzista contro tre cittadini romeni, avvenuto lo scorso 14 febbraio ad Alà dei Sardi (Sassari). Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Sassari. I giovani, tutti di Alà, sono accusati di aver fatto irruzione nell'abitazione di tre romeni e, dopo averne malmenato uno e minacciato una donna con un coltello alla gola, di aver devastato il piccolo appartamento, si sono poi dati alla fuga.
Nelle ordinanze di custodia cautelare vengono contestati i reati di commissione di "atti violenti nei confronti di persone perché appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico e razziale, violazione di domicilio, danneggiamento aggravato, violenza privata e illecito porto di armi".
Gli arrestati, ad eccezione di uno rinchiuso nel carcere "San Sebastiano" di Sassari, sono stati assegnati al regime degli arresti domiciliari, nelle rispettive abitazioni. All'operazione per l'esecuzione degli arresti hanno partecipato un centinaio di Carabinieri, con l'ausilio di unità cinofile e un elicottero.
tgcom |