Bacchi,ex star di CentoVetrine a Tgcom
C'è chi lo ricorda in tv come il dottor Walter Caridi di "CentoVetrine" o sul grande schermo in "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek. Ivan Bacchi, tante parti in fiction ma il suo "primo amore rimane il cinema". Se entro 2 anni "non ottengo il salto di qualità mi ritiro", ma nel frattempo punta in alto "un ruolo da protagonista nella nuova commedia di Ozpetek". E confessa: "Sono ambizioso. Ho la sceneggiatura pronta per un mio film".
Dopo l'addio a CentoVetrine cos'è successo?
Ho fatto altre cose. Una piccola parte in 'Un giorno perfetto' di Ozpetek. Ho fatto parte a "Four Single Fathers" prodotto da Muccino per alcune puntate che sono state girate a Roma, infatti è una produzione americana. E poi un supercattivo in due episodi della nuova serie di "RIS"...
Addirittura un cattivo. Un ruolo inedito per te...
Non proprio perché ho fatto anche uno stupratore in "Un caso di coscienza" con Sebastiano Somma. Il mio personaggio ammazzava e poi occultava il cadavere della propria vittima. Però sono ruoli divertenti (ride, ndr) e in Italia...
Cosa?
Qui si viene identificati con la propria faccia, nel mio caso da bravo ragazzo, e poi si assegnano sempre gli stessi ruoli. Ammiro chi ha il coraggio di propormi invece personaggi scomodi ed efferati. E poi mi diverto perchè posso essere per qualche ora quello che ovviamente non sono nella vita reale.
Ti è dispiaciuto lasciate "CentoVetrine"?
Avevo un contratto di un anno, allo scadere del termine mi è stato detto che il mio personaggio non poteva andare avanti. Forse lo riprenderanno, non lo so. Ma a me è andata bene lo stesso...
Perché il tuo prima amore è il cinema.
Esatto. Ma anche la televisione, quando però si fanno prodotti di un certo livello. L'ultimo esempio è stato il film tv dedicato a Chanel.
Una delle protagoniste della fiction su Chanel, Shirley MacLaine, ha detto che in Italia dal punto di vista professionale "si improvvisa molto". Sei d'accordo?
Assolutamente sì. Siamo maghi in questo campo e non so se è un vanto però...
Alludi a Cinecittà?
Con amarezza dico che oramai Cinecittà è diventato solo un centro televisivo.
Ma ci hai mai lavorato?
Si per la famosa scena del ballo in "La finestra di fronte" di Ozpetek.
Continua il sodalizio con lui?
Certamente e ti dirò di più gli ho detto che dopo particine in diversi suoi film, voglio un ruolo da protagonista.
Sei ambizioso?
Sì. Un po' di faccia tosta ci vuole. E poi ci tengo molto a far parte del suo nuovo film...
Perchè?
Sarà molto meno drammatico. Dopo "Cuore Sacro", che ho amato tantissimo nonostante sia stato criticato, "Un giorno perfetto" e "Saturno Contro", si punterà sui toni della commedia.
Cosa ti piace del suo modo di intendere il cinema?
Viene criticato perché mette tante 'cose' per poi non concludere nulla. Non sono d'accordo. E' bello avere tanti piccoli gioielli disseminati qua e là lungo tutto il film perché si possono decontestualizzarli e considerarli dei capolavori. Molto spesso poi quando ho visto i film di Ferzan mi sono accorto di alcuni particolari che mi erano sfuggiti la prima volta e che ho colto alla seconda visione.
Nel tuo curriculum ci sono film come "3msc" e "Ho voglia di te". Li rifaresti?
Il primo sicuramente c'era una vitalità sul set eccezionale con tanti attori emergenti.
C'era anche un (quasi) esordiente Scamarcio, con cui hai lavorato anche in "Colpo d'occhio" di Rubini. Come descriveresti Riccardo?
Poliedrico, simpatico e piacione. Quest'ultimo è da intendersi nel senso positivo, come di uno che ci sa fare...
Facendo un piccolo bilancio a 33 anni. Ti ritieni soddisfatto della tua carriera?
Per niente! Ho l'ambizione di poter dire che vorrei vivere di questo lavoro, non mi interessa il successo planetario. Per adesso non è così, infatti faccio altri piccoli lavoretti.
Quali?
Aiuto degli amici a teatro.
Hai qualche progetto grosso in ballo?
Sì, con Alessandro Gassman ma non posso dire di più.
Ti sei dato una scadenza?
Se entro due anni non farò il salto di qualità mollo tutto e comincio a lavorare dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Tra non molto poi mi laureo in Scienze Politiche.
Hai mai scritto qualcosa per il cinema?
Una sceneggiatura. E' un film noir e drammatico allo stesso tempo. Mischio un po' di generi proprio come Ozpetek. In molti mi hanno detto che era un buon lavoro. L'ho depositato anche in Siae.
Ultima curiosità: sei uno dei pochi attori che non ha un sito internet dedicato. Perchè?
Appena guadagnerò a sufficienza per farmi un bel sito internet prometto che lo farò.
Hai un cattivo rapporto con la tecnologia?
Pessimo (ride, ndr).