Parla Travis Barker dei Blink 182
Il 20 settembre l'aeroplano sul quale stava viaggiando si è schiantato al suolo. Ora, a distanza di meno di un mese, l'ex batterista dei Blink 182, Travis Barker, ricorda quel tragico giorno ed è contento solo di una cosa: essere vivo. "Odio gli aeroplani - ha detto al settimanale Us Weekly -. La mia paura più grande è sempre stata quella di essere coinvolto in un incidente, quindi sono solo felice di essere ancora qui".
Le condizioni di Barker sono in via di miglioramento anche se le ustioni provocate dalle fiamme sprigionatesi dopo l'impatto erano diffuse e gravi. "Ho delle ustioni di terzo grado su una mano e di secondo su un'altra. E in più ustioni di terzo grado su tutto il corpo, dai piedi al torace. Sto facendo del mio meglio per riprendermi più in fretta possibile. Quello che desidero di più al mondo ora è tornare a suonare la batteria e poter riabbracciare i miei figli".
Travis oltre ai dolori per le ustioni deve anche fronteggiare il terribile trauma da incidente. Dimesso dall'ospedale di Augusta il 29 settembre, per essere trasferito a Los Angeles, dove è in cura presso il centro ustionati, ha preteso di viaggiare in autobus perché terrorizzato dall'idea di salire nuovamente su un aereo. "Non vedo l'ora di uscire di qui - ha continuato -. Sono passato da un intervento chirurgico all'altro, spero di essere vicino all'uscita dal tunnel". La convalescenza sarà in realtà ancora lunga ma Barker dovrebbe essere dimesso dal centro ustionati nel giro di un paio di settimane.